Dal sito internet del quotidiano il Messaggero arriva la storia di una brutta avventura per una disabile romana in vacanza a Matera. L’episodio riguarda una disabile romana la cui autovettura è stata multata a Matera per aver sostato nel parcheggio a pagamento delimitato dalle strisce blu pur esponendo il contrassegno arancione di invalidità. La lettera che Elena Gusco, la mamma della ragazza disabile, ha inviato al Sindaco di Matera è stata pubblicata sul Messaggero, nella posta dei lettori, e poi sul sito internet del quotidiano romano. L’episodio raccontato dalla donna ha dell’incredibile visto che oltre il danno c’è anche la beffa. Infatti il vigile che aveva elevato la contravvenzione, interpellato sul momento dalla signora, aveva assicurato che la multa non sarebbe arrivata se il contrassegno fosse stato “in regola”, cioè non falso. Ovviamente la multa è arrivata ed il contrassegno era vero. Sarà stato un atteggiamento superficiale quello del vigile o forse il tutore dell’ordine ha voluto “liquidare” velocemente l’accaduto evitando di ammettere di aver preso il classico “granchio”? Ad onor del vero non sappiamo se a multare l’auto della famiglia romana in visita turistica alla Città dei Sassi sia stato un vigile urbano, un ausiliario del traffico o un ausiliario della sosta (il parcheggiatore della Sisas, per intenderci) che ha anche facoltà di elevare contravvenzioni. Ma rendere ancora più paradossale l’episodio c’è il fatto che il Prefetto di Matera ha respinto il ricorso della signora Elena Gusco, “poiché il Comune di Matera osserva quanto stabilito dall’art 11 del D.P.R. 24 luglio 1996, n.503” che è la legge che stabilisce le agevolazioni per facilitare la mobilità delle persone con disabilità. Se non basta il buon senso a risolvere questo increscioso episodio occorre ricordare che il Ministero dei Trasporti, che decide in materia, ha stabilito il 6 febbraio 2006, protocollo 107, che le auto con contrassegno arancione sono esentate dal pagamento delle tariffe orarie per il parcheggio e non sono soggette a limiti di tempo, nelle aree di sosta a tempo determinato, quindi non sono multabili. Questo significa che le indicazioni di quella nota sono cogenti anche per i Comuni sulle strade di loro competenza e a quelle istruzioni si debbono attenere. Resta il fatto che l’episodio, non giova certo all’immagine di Matera che, tuttavia, la stessa “vittima” di questo sopruso definisce “città che per ospitalità e per bellezza rappresenta un tesoro della la nostra bella Italia”