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22/08/2011 10.15.27 - Articolo letto 4909 volte

"Attentato alla discarica: nessuna mafia, solo inefficienza"

Montagna di rifiuti in via Vena - Matera Montagna di rifiuti in via Vena - Matera
Media voti: "Attentato alla discarica: nessuna mafia, solo inefficienza" - Voti: 3
Il commento del consigliere Pedicini alle dichiarazioni di Adduce
Matera "Sulla questione rifiuti - sostiene Adriano Pedicini Consigliere del PDL- sembrava non esserci più nulla da dire che non fosse già stato scritto e lamentato, una città estremamente sporca nonostante le continue segnalazioni, adesso apprendiamo che tutto ciò è attribuibile a strani personaggi che depongono rifiuti ed accatastano ogni genere di monnezza nelle vie cittadine ed infine rubano ruspe e producono danneggiamenti nella discarica, questo il pensiero del nostro sindaco. Invero nel mese di agosto una parvenza di miglioramento sembra esserci stata ma questo è il risultato di una città a mezzo regime, metà degli abitanti erano in vacanza, nessun merito istituzionale. Quel che sembra scombinato è che a tutto ciò non ci sia modo di porre rimedio alcuno, se non ricercare i “sabotatori professionali” che dopo il passaggio del compattatore depongono i loro rifiuti ed attribuire loro “la regia di intimidazione, di natura mafiosa contro l’Amministrazione e la comunità”. Ma di cosa stiamo parlando, i furti di ruspe presso la discarica sono ciclici, ci sono sempre stati, il danneggiamento è derivato dal cercare di recuperare altro materiale di valore, quello che si è verificato è da attribuire esclusivamente a ladruncoli, quello che è mancato è la sorveglianza di un settore strategico per la comunità, cosa che questa amministrazione pone in secondo piano perché la sicurezza per il sindaco è solo un costo. Spero siano la burla in un momento di difficoltà le frasi del nostro sindaco che parla di sabotatori e mafia, senza sapere di cosa realmente comunica, perché quanto accaduto nulla ha a che fare con episodi di criminalità organizzata, il suo è lo stratagemma puerile di giustificare le inefficienze in un settore strategico. Ci son cose molto più semplici da fare che allarmare la comunità, come ad esempio contestare il mancato rispetto degli accordi contrattuali che comporterebbe gravi problemi alla società che gestisce la raccolta dei rifiuti. Appare anche strano che una società si destreggi così bene tra tribunali ed avvocati per vincere un ricorso e così, disarcionare la vincitrice della gara, per poi mostrare la sua inefficienza in una gestione che si commenta da sola, basta guardarsi in giro per rendersi conto che nonostante la petulanza quasi quotidiana sull’inefficienza, lo sporco è ovunque, in particolare nei quartieri periferici. In questo non saper cosa fare per risolvere la situazione vi è la grave assenza e vigilanza di chi è deputato al controllo per il rispetto delle norme contrattuali, ciò che era previsto nel capitolato di appalto sembra non importare non aver valore: la dotazione degli automezzi, dei cassonetti, della pulizia nei quartieri, le isole ecologiche, il tutto disatteso con fermezza e determinazione, a  fronte di un pagamento per un importo che di certo non sono quattro spiccioli e che comunque è denaro pubblico del quale deve darsi conto e riscontro. Il nostro sindaco che non vede le incapacità attribuisce colpe a “mafiosi sabotatori” è questa l’unica bizzarra e grave novità al tema rifiuti. Visione stravagante forse dettata dalla insolita calura d’agosto, tirare in ballo i “mafiosi”. Ma a trovare una logica razionale a tali affermazioni deve assicurarsi che se “sabotatori professionisti” devono ricercarsi questi non sono pochi, sono i tanti materani e turisti fruitori della città, perchè il raziocinio di chi sporca ha una sua fondatezza nell’insudiciare quello che è già tanto sporco.  Quando ci si ritrova in un ambiente sporco e degradato si è predisposti a sporcare, difficile buttare una cicca o un pezzo di carta per terra in una città linda e pulita lo avverti che saresti fuori luogo, anche i comportamenti sociali scorretti si imitano quando questi appaiono normali. Non è un caso che in origine il bando prevedeva una buona e corretta informazione al cittadino, la distribuzione di kit ed altre iniziative di informazione con particolare riguardo al porta a porta, aspetti disattesi dal capitolato e non contestati. Ritengo fondamentale soprattutto per l’immagine della città che la parola “mafia” esca dai discorsi istituzionali, che sull’intera gestione e la pulizia delle nostre strade ci sia una presa di posizione senza indugi per attribuire responsabilità reali in chi si individua senza grande sforzo, perché i veri “sabotatori” sono da ricercare nell’inefficienza amministrativa, poiché sul tema sino ad oggi questa amministrazione ha prodotto solo chiacchiere. Presenterò una interrogazione urgente allo scopo di verificare tali aspetti e reclamare il rispetto del capitolato d’appalto"



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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