Ritmo, storia accattivante e fotografia curatissima. L’ultimo film di Geo Coretti ha il merito di mettere in gran risalto i paesaggi di Matera e provincia che sotto il sole di agosto, a mietitura avvenuta, hanno un fascino davvero magico. Architetture rurali della vicina Salandra, uliveti, colline e vallate al tramonto sono il valore aggiunto di un film che si rivela davvero ben fatto segnando un netto passo in avanti rispetto alla sceneggiatura del precedente Vaso di Pandora. Ancora una volta nelle produzioni di Blu Video la Basilicata recita se stessa e non è costretta a mimare luoghi e contesti storici estranei come di solito fanno i registi che arrivano qui. Geo Coretti coglie il “genius loci” e la fotografia di Toni Notarangelo esalta a dovere quella variegata e attraente ricchezza paesaggistica che è la migliore promozione turistica per la Basilicata. Ma lo “spirtito del luogo” lo si ritrova anche nei dialoghi dei vari personaggi (come quello interpretato da Roberto Porsia) che non tradiscono la loro maternità inserendo a dovere qualche affermazione in dialetto. Frasi e modi di dire dialettali che donano autenticità a questa commedia brillante rendendola contemporanea e “lucana” ma, per la qualità dell’insieme, adatta ad una distribuzione anche a livello nazionale.
Nella foto: uno degli attori ,Roberto Porsia