La Fidas Basilicata è vicina a tutti i cittadini colpiti in queste ore dal dramma del terremoto che si è abbattuto sulla Regione Abruzzo. Grazie al tempestivo intervento della Protezione Civile e di altri organismi pubblici, grazie alla solidarietà del volontariato e alla disponibilità di molti cittadini, è stato assicurato un primo intervento per venire incontro alle esigenze più immediate e pressanti.
"Ci pare opportuno segnalare che il Centro Regionale di Compensazione e Coordinamento, nella persona della dottoressa Clelia Musto, ha già assicurato la disponibilità dei donatori di Basilicata e di 150 unità di sangue che saranno fornite a fronte di un'eventuale richiesta del Centro Nazionale Sangue - hanno dichiarato Francesco Salvatore, Presidente Fidas Basilicata, e Antonio Bronzino, Consigliere nazionale Fidas - con il quale siamo costantemente in contatto per coordinare le operazioni e rispondere in modo adeguato alle necessità trasfusionali".
"E' il momento della solidarietà con le popolazioni abruzzesi, così duramente provate dall'evento sismico - hanno aggiunto Salvatore e Bronzino - e sappiamo che tanti stanno già mostrando il loro volto generoso e solidale, rispondendo ai fabbisogni primari della popolazione colpita. Ma la solidarietà vera si manifesta con il cuore e con la testa, evitando azioni individuali o impulsive e scegliendo di donare quello che serve, attraverso chi offre le dovute garanzie. E, soprattutto, deve costituire una risorsa nel tempo, anche lontano dall'emozione causata dalle immagini e dal ricordo ancora vivo nelle nostre popolazioni".
Molto, infatti, ci sarà da fare da qui alla ricostruzione. Occorre pensare al futuro di una città come l'Aquila, dove la violenza del terremoto ha reso inagibili le strutture sanitarie e dove, di fatto, non è più possibile garantire ai pazienti un'adeguata assistenza sanitaria. I donatori volontari di sangue de L'Aquila e della provincia non doneranno più finché non saranno ripristinate le condizioni per garantire le attività trasfusionali secondo criteri di qualità e sicurezza.
La Fidas Basilicata ha pertanto aderito all'appello lanciato dal presidente nazionale Fidas, Aldo Ozino Caligaris, affinché i donatori e i volontari della Fidas siano coinvolti in un progetto per consentire ai donatori abruzzesi di riprendere a svolgere la propria attività, allorquando sarà nuovamente possibile garantire l'assistenza sanitaria ai cittadini ammalati, costituendo una Unità di Raccolta FIDAS nella città de L'Aquila, attraverso un'azione coordinata direttamente a livello nazionale.