Pasqua e Pasquetta nei Sassi, bilancio non troppo positivo per l’affluenza di turisti ma con qualche polemica. A protestare sono i cittadini residenti del Caveoso e del Barisano che nei due giorni di festa si sono trovati di fronte al divieto di poter raggiungere le proprie abitazioni con l’auto o con qualunque altro mezzo anche a due ruote. Un divieto che ai residenti non è andato giù, stabilito nei giorni scorsi con un’ordinanza comunale che permetteva l’ingresso agli antichi rioni materani soltanto ai mezzi di soccorso trascurando i residenti e coloro che gestiscono attività economiche. Una “svista” che come è facile immaginare ha suscitato forti proteste ai varchi di via Casalnuovo e di via D’Addozio dove i vigili urbani erano visibilmente in imbarazzo nel tentare di convincere i residenti che, per due giorni, avrebbero dovuto lasciare l’auto al piano e arrangiarsi a piedi. Le proteste sono state enfatizzate dall’arrivo della pioggia che ha reso ancora meno sopportabile questo divieto. “Noi ci limitiamo ad applicare l’ordinanza –hanno commentato i vigili urbani in servizio ieri e avantieri- che non si presta ad interpretazione. Non sono previste altre deroghe per i residenti o per chiunque altro ha l’esigenza, anche legittima, di scendere nei Sassi. In altre occasioni di chiusura al traffico le ordinanze parlavano chiaramente che erano esclusi dal divieto di transito i residenti, gli esercenti attività economiche e i disabili che potevano dunque transitare e parcheggiare negli appositi spazi esponendo le autorizzazioni”. Questa volta invece il blocco è stato totale e non c’è stato pass che tenga. Anche perché da quando sono state spente le telecamere di controllo ai 2 varchi di accesso non si è più capito se i tagliandi per il transito e la sosta dovessero continuare ad essere validi oppure no. Confusione che è aumentata in questi due giorni perché molti residenti che avevano acquistato il pass due anni fa (a trenta euro) erano convinti di poter transitare perché in possesso di una autorizzazione comunale ufficiale. Ma così non è stato. Inoltre, il controllo ai varchi è stato discontinuo e ciò ha esasperato il malcontento dei residenti perché ad ora di pranzo l’assenza dei vigili ha permesso a tante autovetture, tra cui quelle dei turisti, di scendere negli antichi rioni, vanificando gli effetti del divieto. Insomma, pur animato da buoni propositi, il Comune ha cercato di agevolare i turisti ma ha creato disagi ai residenti e a chi, per motivi di salute dipende dall’auto. Molti abitanti hanno protestato con veemenza davanti ai blocchi posti dalla polizia municipale lamentando il fatto che non erano stati avvisati di questa chiusura totale al traffico dei Sassi. In effetti nessun cartello informativo è stato affisso in prossimità degli ingressi agli antichi rioni nei giorni precedenti Pasqua, per cui pochi residenti erano al corrente che, per due giorni, avrebbero dovuto andare a piedi, come un qualsiasi turista. La stessa inflessibilità è stata applicata ai commercianti, molti dei quali hanno avuto anche difficoltà nel trasportare le merci (soprattutto alimentari) per le loro attività.