Tempi duri per molte imprese private che potano gli alberi o fanno manutenzione ai giardini. Il problema è legato all’impossibilità di smaltire le fronde nella discarica di Matera che non accetta questo tipo di rifiuti. Almeno così succede da alcune settimane. Le aziende e le piccole cooperative che svolgono lavori di giardinaggio e manutenzione del verde si trovano così a non sapere come smaltire questi rifiuti “naturali” visto che si tratta di rami e fogliame, di fatto non inquinanti, ma che non possono essere gettati nei cassonetti cittadini. Così le fronde finiscono per essere abbandonate ai lati degli stessi cassonetti anche se ciò non sarebbe possibile. Molte imprese pur essendo dotate del cosiddetto “formulario”, cioè il documento rilasciato dal Comune di Matera per essere abilitati a conferire le fronde in discarica non possono farlo perché non le accettano. Sembra, secondo quanto si è appreso da alcuni titolari di imprese perivate, che il problema sia legato alla parziale chiusura di una zona della discarica. Ma c’è un paradosso. Infatti pare che solo le imprese che lavorano per il Comune sono autorizzate a lasciare in discarica fogliame e rami, prodotti di scarto della potatura. Intanto le imprese che non lavorano per il Comune e che si occupano della cura del verde privato si arrangiano come possono pur stando attenti a non abbandonare nei campi aperti questo tipo di materiale poiché si è soggetti ai controlli (e alle multe) della forestale. Allora l’unica soluzione al problema sembra essere quella di uscire con i camion di notte per scaricare le frasche dove capita sperando di non essere visti…