Decimo posto per Angelo Raffaele Rubino durante il secondo appuntamento del Campionato Italiano R-Series che si è svolto ieri a Monza. Il pilota del team Mercato dell’Oro ha fatto una buona gara ma è stato penalizzato dalla velocità di punta della sua Yamaha R1 che non gli ha permesso di esprimersi al meglio sul lungo rettilineo del circuito lombardo.
Partito in undicesima posizione Rubino si è reso protagonista di una partenza fulminante, riuscendo a sorpassare ben 7 piloti nei primi metri di gara, tanto da essere quarto alla prima curva. Rubino si è difeso bene durante il primo giro ma il fatto di correre, praticamente, con un motore originale lo ha reso poco competitivo nei tratti veloci del circuito. “Abbiamo fatto un errore di valutazione –sostiene il pilota- poiché pensavamo che nessuno dei concorrenti avrebbe lavorato sugli scorrimenti interni del motore vista la vicinanza tra la gara di Misano e questa di Monza. Invece così non è stato e il gruppo di testa con il quale mi trovavo a competere aveva quella manciata di cavalli che possono fare la differenza sui rettilinei e sui curvoni da percorrere ad alta velocità”.
Il regolamento prevede infatti la possibilità di lavorare sul motore per quel che riguarda il miglioramento degli attriti interni (come le bronzine), interventi che fanno aumentare la potenza del motore e la velocità massima.
“Con un motore originale –continua- non ho potuto far altro che cercare di ‘limitare i danni’ recuperando nelle curve lente; ciò mi ha permesso di chiudere al decimo posto portando a casa 7 punti. Ovviamente stiamo già smontando il motore per effettuare anche noi quelle modifiche che nelle prossime gare ci daranno la massima competitività”.
Rubino era tra i favoriti della vigilia, ma si è dovuto accontentare del decimo posto, considerando che sul rettilineo il pilota materano del club Karma transitava a 15 km/h in meno rispetto agli avversari. “L’indicazione dalla pista di Monza è comunque positiva –sostiene il team manager, Carmelo Miglionico- visto che a livello di taratura delle sospensioni la moto era perfetta e il pilota ha dato prova del suo talento. Ora lavoreremo sul motore per colmare il gap che ci separa dagli altri team”