Domani il Parco Scultura La Palomba alle porte di Matera, sulla via per Laterza, dedica una giornata a “Trilogia d’amore”, tre film/dossier sulla vita ed il talento di altrettanti maestri dell’arte italiana. Si inizia alle ore 17.00 con “Gio Ponti. La vida es un sueno”, (durata 62 minuti) a seguire, alle ore 19, “Lucio Fontana. Uomo del mondo” (durata 61 minuti) per concludere alle ore 21 con “Piero Manzoni” (durata 27 minuti).
L’iniziativa che include anche una mostra con multipli dei tre artisti e foto dei protagonisti è curata da Antonio Paradiso ed è realizzata con il coordinamento artistico di Nanda Vigo e la regia di Marco Poma. La realizzazione di questa trilogia filmica, proiettata a Matera per la prima volta dopo essere stata presentata alla Triennale Design Museum di Milano, nasce da un’idea di Nanda Vigo, testimone d’eccezione di un periodo formidabile dell’arte italiana contrassegnata da questi artisti in grado di lasciare un segno nel solco dell’arte, dell’architettura e del design. Ogni film dossier ricostruisce l’opera e la vita di un grande maestro, analizzandone le sfaccettature delle vicende professionali e esistenziali. L’appuntamento di sabato sarà anche l’occasione per i partecipanti per visitare il parco scultura “La Paolmba” figlio del genio creativo di Antonio Paradiso che, lo scorso anno si è arricchito di nuove opere realizzate da Pietro Coletta, Luigi Mainolfi e dallo stesso Paradiso. La sua idea di una grande scultura antropologica rappresentata dalle opere che compongono il parco da il benvenuto a tutti coloro che giungono a Matera seguendo il percorso dell’antica via Appia. Il maggiolone schiacciato dal peso della pietra è quasi un’icona per Matera ad indicare come la città millenaria sia aperta all’arte contemporanea d’avanguardia come quella di Paradiso.
Il Parco “La Palomba” è una vera e propria galleria artistica a cielo aperto, unica al mondo. Insieme ad opere di altri artisti Paradiso espone le proprie che definisce “pensieri di pietra” perchè sembrano quasi naturalmente partoriti in questo scenario così suggestivo, a rinsaldare il legame tra l'uomo e la sua memoria preistorica.
Giovanni Martemucci