Con lui le Fiamme Gialle hanno arrestato anche 2 vigili e un dipendente comunale
di GIOVANNI MARTEMUCCI
La Guardia di Finanza ha arrestato questa mattina il comandante della polizia municipale di Matera, Franco Pepe, due vigili urbani e un dipendente comunale. Le accuse a loro carico sono, a vario titolo, di concorso in concussione e abuso d'ufficio. I fatti si riferiscono a vicende legate all'acquisto di un "appartamento di pregio" da parte di Pepe, ai suoi rapporti con un'associazione sportiva e a diverse condotte illecite ai danni di un dipendente comunale "vessato da tempo". Al comandante Pepe sono stati concessi gli arresti domiciliari. L’arresto è stato ordinato dal gip di Matera, Rosa Bia, su richiesta dei pubblico ministero Annunziata Cazzetta e Savina Toscani, che hanno coordinato le indagini della Guardia di Finanza. I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Matera, hanno tratto in arresto per i reati concussione, abuso d’ufficio continuato ed in concorso oltre al Comandante della Polizia Locale di Matera , Franco Pepe, i Vigili Urbani Cesare Rizzi e Vincenzo Scandiffio ed il dipendente comunale Nicola Colucci, tutti, a vario titolo, indagati per i reati di concussione aggravata e continuata e/o abuso d’ufficio in concorso.
La vicenda trae origine dalla denunzia presentata presso la Procura della Repubblica di Matera da un noto imprenditore edile locale, che ha inteso sottoporre al’attenzione dei magistrati inquirenti il comportamento tenuto dal dirigente comunale, in relazione alla compravendita, da parte di quest’ultimo, di un appartamento di pregio ubicato in città. Secondo quanto denunciato, pur avendo ottenuto numerosi vantaggi di natura economica, nel momento in cui l’azienda venditrice ha richiesto il riconoscimento di quanto contrattualmente dovutole, il Pepe si sarebbe trasformato in un acerrimo persecutore, utilizzando a fini personalistici l’Ufficio da egli diretto al fine di avviare ai danni della ditta venditrice una vera e propria campagna di controlli che, in breve tempo, avrebbe assunto caratteri vessatori.
Alla vicenda principale, nel corso delle indagini se ne è aggiunta un’altra, successivamente emersa a seguito di denuncia presentata dal presidente di una nota associazione sportiva cittadina. Il denunciante, in particolare, lamentava situazioni penalmente rilevanti commesse dal Pepe nei confronti dell’associazione da egli presieduta . Il Pepe, infatti, invece di astenersi perché in evidente conflitto di interessi a causa di una forte situazione di conflitto creatasi in relazione alla sua radiazione dal novero dei soci del circolo sportivo, avviava, sempre secondo il denunciante, una serie di azioni ritorsive utilizzando all’uopo la dipendente Polizia Locale.
Un ultimo aspetto oggetto dell’ indagine che ha portato all’arresto di Pepe è individuabile nella condotta illecita messa in atto ai danni di un dipendente comunale a lui avverso già da tempo (per motivazioni sindacali poi assurte sul piano personale). In particolare, il Pepe, dopo aver ricevuto una delle tante deleghe dirigenziali che attualmente riveste, essendosi venuto a trovare in una posizione di diretta sovraordinazione rispetto al citato dipendente comunale, ha compiuto, abusando anche questa volta dei poteri a lui conferiti ed anche per il tramite della Polizia Locale, una serie di veri e propri atti vessatori tendenti ad annullare moralmente, bloccare materialmente o, addirittura, minacciare fisicamente il malcapitato avversario.I due Vigili Urbani ed il dipendente comunale sono stati arrestati per il concorso continuativamente fornito al Pepe per la commissione degli illeciti su cui indaga la procura di Matera.
In merito al provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari emesso dal Gip del Tribunale di Matera ed eseguito dalla Guardia di Finanza nei confronti del dirigente, Franco Pepe, e di tre dipendenti comunali, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, esprime “piena fiducia nell’operato della magistratura con l’auspicio che si possa fare rapidamente chiarezza su quanto contestato anche al fine di consentire all’Amministrazione comunale di adottare le opportune decisioni, di organizzare al meglio la sua attività e di riportare serenità al Comando dei vigili urbani e nel palazzo municipale”.
Giovanni Martemucci