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Sig. Vespe, conosco discretamente Giannetti, per niente Lei anche se, dopo la filippica esternata col suo articolo del 6 febbraio u.s., posso ritenere di sapere il suo modo di giudicare il prossimo. Di una cosa mi rammarico! Mi riesce difficile capire il motivo (almeno credo) di uno scontro tra propugnatori di idee che dovrebbero invece convogliare in una propositività unica determinata e unanime della regione dove Lei, io e Giannetti ne calpestiamo il suolo. Personalmente non pugnaleri MAI chi sta nella mia stessa trincea. Veramente poi appare colossale la stranezza, quando si afferma che ha visto la Lucania risollevata per miracoli provenienti SOLO da lontano, dove il nostro "benessere" o meglio dire: mancato benessere lo dobbiamo al disinteressato intervento di ipotetici benefattori esterni e non di squallidi approfittatori che, come rapaci si sono avventati sul nostro povero martoria territorio, se vogliamo ricordare la storia solo degli ultimi 150anni. Eppure è persona che denota cultura e non giudicabile come "un bastian contrario" purtroppo e, non si capisce perfettamente il motivo: sembra il componente di una banda musicale che stecca paurosamente. Se Lei è veramente un LUCANO DOC non deve offendere chi, con modi diversi esterna la necessità di una Lucania migliore, oggi come ieri e si spera non domani, sotto il tallone di una "finta democrazia". Non serve giudicare se Giannetti esprime LE IDEE in un modo che a Lei non piacciono, perchè lo ritiene poco intellettuale. Sono idee e vanno solo migliorate, idee a cui mettere le gambe, idee che scaturiscono dalla necessità di una condizione che degenera continuamente, chi ha occhi e vede con quelli propri, si guarda intorno e NON POTRA' MAI DIRE, perchè sarebbe un disonesto intellettuale, definire che le poche cose buone avveratesi in questa Regione sono pervenute dal potere lontano. Se Giannetti, a cui va almeno il riconoscimento del coraggio nel gridare il disagio di questo territorio e non lo fa con i canoni da piacere a qualche effimero potente, pazienza. Affianchiamoci al suo sforzo, aiutiamolo con la nostra intelligenza, senza offenderlo con frasi del genere: "predicatore pentecostano made in USA". Lo vogliamo impiccare e bruciare in piazza come Girolamo Savonarola, perchè da profeta disarmato si mostra disgustato della corruzione dilagante che scopriamo ogni giorno fatta a nostro danno? Cosa dice Giannetti di tanto irritabile da far a sua volta irritare persone come Francesco Vespe? Chiede lo Statuto speciale della Basilicata, chiede un riconoscimento di sesta Regione autonoma e per questo va disprezzarlo o additabile alla pari di chi è dedito alla stregoneria e isolare e punire alla pari di una certa Pulzella d'Orléans che lottava per una Francia libera, denigrabile solo perchè non accetta questo secolare buio della Lucania? Lei Vespe e spero ardentemente sia portatore sano di sentimenti anche rabbiosi espressi nei confronti di Giannetti, perchè se così non fosse si capirebbe subito la provenienza del suo astio. Che Lei non condivida un progetto e, nella fattispecie, la infastidisce la possibilità della nascita di un partito " usando la sua frase "localistico" alla pari dell'Union Valdotaine, potrebbe essere un suo civile problema, se lo esprimesse argomentandolo e non rivendicando primogeniture su idee che GLIELO ASSICURO sono nel sentimento di tutti i VERI LUCANI DOC. Il progetto di Giannetti è portare la politica nella gestione del popolo e toglierlo ai finti rappresentanti politici che gestiscono da padroni. Sicuramente, sig. Vespe, queste verità le saranno scivolate sotto la sua attenzione, veda l'ultimo esempio alla regione, pare un ballo tipo quadriglia e chi si trova fuori spesso ricorre alla formula "sono indipendente con le mie idee" . Di questi indipendenti anche il Parlamento italiano, ne ha mostrato i fieri volti, salvo poi vedere dove e quando si schieravano in nome di una convinzione spesso scoperta prezzolata. Questa è il degrado della politica odierna, questa politica che Lei difende ha portato l'Italia al coma, sperando non irreversibile. Caro signore, gli altri hanno rubato ed il povero diavolo deve mettere le mani in tasca per fronteggiare una crisi di cui non ha nessuna colpa. Le pare bello noi del Sud, pagare le stesse tasse che pagano nel resto dell'Italia e fruire servizi di serie B? Un alluvione nel Veneto è stato risarcito dopo pochi mesi ed i nostri nel metapontino a quasi 12 mesi stanno ancora aspettando. Le sembra onesto che al Sud dobbiamo importare prodotti agricoli scadenti in qualità provenienti dai paesi arabi ed africani, perchè dobbiamo compensare le esportazioni del Nord. E Lei si dice non daccordo sull'autonomia della Lucania! Perchè questo suo modo di comportarsi? Concludo, pescando dalla montagna delle mie perenne incertezze, l'unica cosa di cui sono certo, con la solita frase della mia vita: perchè! Ancora uno. Noi Lucani abbiamo tanti problemi e come i capponi di Renzo ci becchiamo tra noi; Il territorio Lucano è diventata una pattumiera e noi ci dividiamo nel cretino distinguo se la spazzatura (compreso quella nucleare) proviene dalla Francia, dai territorio del Nord Italia o da altrove; se il primato dei tumori in Lucania è solo frutto di siti pericolosi: Melfi, Rotondella, Val D'Agri, oppure se questo millenario popolo lucano lo conserva nell'acido nucleico contenente le informazioni genetiche ammalate per cattiva sorte. Vogliamo alzare la testa e non tenerla china con il cappello in mano? Egregio sig. Vespe, un Giannetti, anche se parla in modo che a Lei non piace, non incide molto, peggio ancora se combattuto. Facciamo sì che di Giannetti ve ne siano a migliaia e, tutti coloro capaci e di buona leale volontà, sentano di dover dare il proprio impegno, farlo remando dallo stesso verso tale da poter ricavare di più. Lo facciano non in competizione e senza reclamare copyright, serve a poco se lo si fa per primeggiare. Sig. Vespe Le chiedo un'altro perchè, mi serve per capire meglio. Lei, in conclusione del suo articolo dice: della Mia Matera e del mio Sud, etc, etc. E', il suo, un lapsus freudiano, dove manifesta un conflitto tra l'intenzione coscente e la tendenza inconscia per un ovvio desiderio inconscio oppure è un lucido diverso segno. Io orgogliosamente lucano, sono Potentino di nascita ma nel mio cuore vi è spazio per Matera ed i rimanenti 129 comuni di questo territorio. Il dubbio amletico di quel dire "Mia Matera" a me rimane sperando che non sia volgare campanilismo alla pari di 22 giovanotti che rincorrono un pallone di cuoio in un campo sportivo.
Antonio Bove.
Sig. Francesco se sei Lucano come credo, allora e ora di fare qualcosa per cambiare la rotta di questa nostra terra anche se mi sembra già tardi, tutte queste iniziative sorgono per il troppo immobilismo dei nostri governatori mi sai dire che cosa funziona nella nostra regione con queste risorse a disposizione? (NULLA)
nemmeno il famoso detto (cosa vuoi più dalla vita ) potremo pronunciare di questo passo, (la regione a più alto tasso di tumori) fino a ieri era l'isola felice del paesaggio oggi una discarica totale con inquinamenti ovunque, allora ben venga Isaia
anzi 100 Isaia purchè non si rimare spettatori impotenti di questo
disastro sulla nostra pelle potremo vivere in modo migliore invece dobbiamo soffocare nella melma del reticolo clientelare
non vi è futuro ci stanno distruggendo sotto ogni aspetto possibile che ancora non ci accorgiamo di questo?
allora se sei lucano vedi di reagire a queste porcherie.
ce la possiamo fare se uniamo l'intento di cambiare.