Chi ha potuto ha lasciato il proprio segno, o il proprio pensiero sui cubi in legno allestiti fino a ieri in piazzetta Pascoli a Matera, nell’ambito del “Write-cube day” l’happening intellettuale che offre la possibilità di esprimere riflessioni in libertà all'interno di tre grandi cubi che rappresentano rispettivamente il sogno, l'amore e la rabbia.
Da ieri mattina in tanti, soprattutto giovani, ma anche turisti e famiglie hanno lasciato un segno del loro passaggio esprimendo uno stato d’animo o un’emozione sulle facce dei cubi che hanno generato interesse tra i passanti.
“I cubi –afferma Maria Piera Sarra dell'Associazione SBG Only Cool People di Matera che ha organizzato l’evento- sono i concetti ispiratori dell'arte scritta e rappresentano la contemporaneità, perché sono lo strumento grazie al quale le persone possono interagire ed essere parte dell'evento, e non limitarsi al ruolo di fruitori passivi. I giovani e meno giovani hanno voglia di urlare, gridare la loro voglia d'amare e di sognare, imprimere la loro rabbia creativa sui muri: è sempre più vivo il desiderio di lasciare una traccia, una propria testimonianza di quello che si è vissuto e per il quale a volte si è combattuto”.
L’associazione SBG Only cool people preannuncia altri eventi e ha come obiettivo quello di portare nel nostro territorio una serie di momenti artistico-culturali che mirino non solo all'esaltazione ed alla celebrazione di ogni forma d'arte, ma all'interazione tra l'arte e coloro che vivono in città. Un tentativo di procreare un nuovo postulato basato su un patto territoriale ispirato dalla fiducia reciproca e dal pensiero positivo.
Il "Write-cube day" prevede anche una mostra fotografica di Michele Morelli nella chiesa rupestre di S. Maria de Armenis. Qui attraverso 25 foto in formato 50x70 sono proposte le scritte che anonimi "artisti" hanno lasciato sui muri della nostra città. La stessa mostra fotografica incorpora un "working in progress" in cui chiunque può esprimere un libero contributo artistico in qualsiasi forma. “Le foto sono il frutto di due anni di lavoro –afferma Morelli- che ritraggono il sentire del mondo giovanile racchiuso nelle scritte che imbrattano i muri soprattutto di 2 piazze materane: piazza Tre Torri e piazza Mulino. Guardandole si percepisce un senso di vuoto e la voglia di affermarsi, il rapporto odio-amore ed un messaggio forte di speranza”.
Giovanni Martemucci