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24/06/2009 17.19.46 - Articolo letto 6404 volte

LA MOSTRA DI BASALDELLA A MATERA

LA MOSTRA DI BASALDELLA A MATERA LA MOSTRA DI BASALDELLA A MATERA
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Dal 27 giugno nei Sassi. Organizzata dal circolo La Scaletta
di GIOVANNI MARTEMUCCI
Matera

Il prossimo appuntamento de “Le Grandi Mostre nei Sassi” è dedicato, in occasione del centenario della nascita, a Dino Basaldella. La mostra verrà inaugurata il 27 giugno, rimarrà aperta fino al 3 ottobre 2009 ed è curata da Giuseppe Appella che si avvale della collaborazione di un gruppo di giovani storici dell’arte tesi ad indagare i primi anni di Dino oltre che il suo costante impegno nel monumentale (Giovanni Bianchi, Paolo Campiglio) e di un compagno di strada di Dino (lo scrittore e critico letterario Cesare Milanese).

Dopo la fondamentale retrospettiva di Mirko (2007) e quella che il MUSMA riserva, tra il 2 maggio e il 24 giugno 2009, ad Afro (del quale sono state rintracciate quattro sculture degli anni Cinquanta e alcune ceramiche), vuole chiarire, una volta per tutte, il destino individuale - e il relativo peso espressivo – del maggiore dei Basaldella, pur nella certezza di una comune matrice.
L'esposizione comprende 80 sculture, 50 disegni e 21 gioielli datati 1924-1975,  provenienti da Musei e collezionisti privati, oltre a un ricco apparato di immagini, documenti e video, spesso inediti, raccolti nella mostra biobibliografica abitualmente tenuta nella Biblioteca Scheiwiller annessa al MUSMA, utili per mettere in luce aree di impegno e di scambi che testimoniano sopravvivenze di influenze o reminiscenze di remote civiltà non discordanti, una sorta di nomadismo culturale che ha facilitato l’assunzione di una tradizione linguistica e proposto problemi e aspetti relativi ai rapidi cambiamenti che nei decenni si sono verificati nel suo lavoro, non ultimo il modo in cui il gusto dell’arcaico cede al sopravanzare del nuovo.               
Evidente, in Dino, fin dalle prime sculture (Ritratto di Sandro Filipponi, 1930), il desiderio di rottura con l'accademismo e una sottile vena romantica che mentre lo sollecita a respingere la forma lo incita verso effetti cromatici. Ciò è possibile anche per la evidente maestria artigiana, coltivata con lo zio orefice, e una non comune capacità di lavoro che lo porta a sculture come Lo Squalo (1935), realizzato in legno ed esposto alla Biennale di Venezia del 1936.
Frutto di una sentita meditazione, dopo l’adesione al post-cubismo, è il trapasso verso forme più consone al tempo, realizzate con tronconi di ferro desunti dai rifiuti delle officine industriali e connessi ad altri elementi tranciati con energia e definiti in una forma tanto nuova da distaccarlo immediatamente da tutti i riferimenti identificabili: Picasso, Gonzales, David Smith, Colla. L’unico punto di contatto non è il surrealismo o il dadaismo ma il collage dei cubisti, capace di dare al brandello di macchina e allo spezzone di ferro una nuova verginità, tale da proporre senza soste un inedito repertorio di forme aggressive, aperte alla fantasia dell’invenzione, la sola capace di rendere plastica la materia bruta. Con fantasia, dunque, Dino realizza opere (Il quadrante dell’omega e Orecchio di Dioniso del 1963, El Partidor del 1964) che, sfruttando ogni possibilità della materia usurata, raggiungono una dialettica espressiva e una suggestione del tutto arcanaed emblematica.
 
 
La mostra, allestita da Alberto Zanmatti nelle Chiese rupestri Madonna delle Virtù - S. Nicola dei Greci (grandi sculture) e nelle Sale espositive del Musma (piccole sculture, gioielli, disegni), è promossa, come le precedenti edizioni, dal Circolo La Scaletta insieme al Comune di Matera e al MUSMA, con il sostegno della Regione e dell’APT di Basilicata, della Provincia, della Camera di Commercio e della Fondazione Zétema di Matera, Istituto Banco di Napoli Fondazione e TOTAL Italia spa Roma. Sarà accompagnata da un catalogo realizzato dalle Edizioni della Cometa che, oltre ai testi del curatore e dei collaboratori scelti per l'occasione, conterrà, per la prima volta, un capitolo completo dedicato a "Vita, opera e fortuna critica".
La mostra è stata inserita nell’elenco dei grandi eventi dell’Azienda di Promozione Turistica di Basilicata.
 
Orari mostra
Tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10,00 alle ore 20,00
 
Tickets
Ø        Visita della mostra nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù - S.Nicola dei Greci (Sasso Barisano) e nel MUSMA – Sale della Caccia –Palazzo Pomarici (Sasso Caveoso)              
 
            Intero             € 6,00              Ridotto        €. 4,00  
            Bambini 0/6 anni – ingresso gratuito                
 
Ø        Visita della mostra nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci e nel MUSMA – Sale della Caccia – con ingresso alle collezioni del Museo della Scultura Contemporanea presso Palazzo Pomarici (oltre 300 opere, da Medardo Rosso ad oggi)
 
            Biglietto Speciale      € . 8,00



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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