Organizzato a Matera il 4 luglio dall’Ente Nazionale Sordi e dal centro Magister Vitae. Si basa sulle tecniche innovative del counseling
di GIOVANNI MARTEMUCCI
Superare le barriere sociali, la diversità e il disagio esistenziale attraverso il dialogo e l’interazione. È questo lo scopo del workshop organizzato a Matera dalla locale delegazione dell’Ente Nazionale Sordi in collaborazione con il Centro di consueling e mediazione Magister Vitae.
Trenta persone con problemi di sordità prenderanno parte, sabato 4 luglio, alle ore 17, a questo workshop esperienziale dal titolo “Incontrare la diversità: la paura di conoscersi” che si svolgerà presso la sede Ens di Matera, in via Salgari 41.
L’obiettivo è quello di offrire a chi si trova in una situazione di svantaggio comunicativo gli strumenti per superare le difficoltà giornaliere nella vita di relazione in modo da gestire l’ansia e lo stress che spesso l’handicap può generare.
“L’approccio centrato sulla persona – afferma Rino Finamore, counselor di Magister Vitae e docente del corso- mette in risalto la propria unicità che, attraverso il counseling, diventa elemento utile a superare le difficoltà di relazione. Il disagio di sentirsi diversi che spesso affligge le persone sorde può essere superato attraverso la conoscenza e l’accettazione della diversità che diventano un valore ed una risorsa in grado di influenzare positivamente il proprio modo di rapportarsi al mondo”.
La metodologia di comunicazione sarà basata soprattutto sull’uso della Lingua Italiana dei Segni (LIS) che consentirà di partire dalle esperienze proposte dai partecipanti per costruire un percorso nuovo tra identità e diversità, tra “normalità” e “anormalità” mettendo a frutto le risorse e le capacità dell’individuo.
“Attraverso il workshop –continua Finamore- daremo spazio alle emozioni di queste persone in maniera empatica, sapendo ascoltare e prestando attenzione alle loro esigenze senza giudizio e pregiudizio. Questo lavoro sulle emozioni serve ad accompagnare la persona nella sperimentazione di nuove soluzioni e nell’adattamento creativo all’ambiente, migliorando il benessere e la qualità della vita”.
Negli ultimi tempi si registra un sempre maggior ricorso al counseling come relazione di aiuto, non solo per affrontare questioni legate ad un handicap, ma anche per fronteggiare qualsiasi situazione di momentanea difficoltà che abbia messo in crisi il sistema di riferimento dell’individuo come una separazione, la perdita del lavoro, un lutto, problemi di studio o dipendenze di varia natura.
Il corso è gratuito e sono disponibili ancora alcuni posti. Per info 347/3666958