Trentatrè nuove telecamere sorveglieranno sulla sicurezza della città: 13 controlleranno le due zone industriali del Paip mentre 20 saranno installate nei Sassi e al museo Demoetnoantropologico di Matera, sito sempre negli antichi rioni.
I due progetti relativi alla sicurezza nel territorio, predisposti dall’Amministrazione Comunale di Matera, sono stati presentati ieri nella sala Giunta del Palazzo Municipale e saranno candidati al finanziamento del Ministero dell’Interno. Ad illustrare i dettagli dei progetti sono stati il consigliere comunale Adriano Pedicini, il dirigente dell’Ufficio Sassi Giuseppe Gandi e il comandante della Polizia Municipale, Franco Pepe.
Oltre all’istallazione di telecamere è prevista anche la realizzazione di un presidio di polizia locale nei Sassi mentre per le zone Paip le telecamere saranno collegate a un sistema integrato per la sicurezza e la gestione informatizzata della polizia municipale.
Il primo progetto prevede la realizzazione di una sede di Polizia Municipale e Protezione Civile in uno stabile collocato nei Rioni Sassi in piazza San Pietro Caveoso, confiscato alla criminalità, e la realizzazione, con venti telecamere, di un sistema di videosorveglianza che monitorerà l’area del museo DemoEtnoAntropologico che si estende su 27 mila mq. Una telecamera sarà collocata sopra la chiesa di Madonna dell’Idris, per garantire ampia visibilità sul Belvedere e sulla Gravina. L’importo complessivo è pari a euro 1.500.000,00. “Questi sistemi - ha spiegato Pedicini - gettano le basi affinché si creino le condizioni per un sito appetibile che coniughi i vantaggi della Zona Franca con i criteri della sicurezza, per fare in modo che gli imprenditori possano trovare una migliore collocazione nel nostro territorio”,
Per le zone industriali il progetto prevede una spesa di 650 mila euro. Ci sarà una telecamera collocata nella Villa Comunale, mentre altre che verranno installate nei rioni Sassi e in quelli periferici, come San Giacomo, Acquarium, via Gravina e La Zona Industriale di La Martella, zone ricadenti nel perimetro della Zona Franca Urbana. Le telecamere saranno collegate ad un sistema di riconoscimento delle targhe automobilistiche per prevenire i crimini.
“Vogliamo creare una cornice di sicurezza urbana attraverso la valorizzazione delle risorse di polizia locale - afferma il Comandante Pepe - e la creazione di una rete di videosorveglianza periferica. Una visione generale del territorio che non intaccherà minimamente la privacy dei cittadini. Si tratta di progetti aperti, che si interfacceranno con gli attuali sistemi di videosorveglianza e garantiranno un migliore controllo del territorio cittadino”. Destino incerto, invece, per le due telecamere già presenti ai varchi nei Sassi costate oltre 200mila euro e inservibili da 3 anni. Non saranno integrate in questi sistemi di videosorveglianza e forse saranno spostate a controllare l’isola pedonale.
Giovanni Martemucci