“Legambiente” ha protestato contro il revamping della “Italcementi”.
Il vice presidente di “Legambiente” Basilicata, l’arch. Pio Acito, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Circolo La Scaletta che ci impongono di intervenire per offrire i necessari chiarimenti.
“La Scaletta non dice niente”, ha affermato Acito, alludendo ai danni che la Cementeria provoca al nostro territorio.
Noi ribadiamo che quello che avevamo da dire lo abbiamo detto negli anni ’70 quando ci opponemmo alla localizzazione sulla murgia di quell’impianto, attirandoci l’ira addirittura della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista di allora che sostennero l’iniziativa, ribadendo che Matera aveva bisogno di posti di lavoro.
Ora la Cementeria esiste e, non avendo l’autorità di raderla al suolo, auspichiamo un dialogo tra Italcementi e le varie istituzioni territoriali per cercare di limitare al massimo il danno per l’ambiente e la salute pubblica, utilizzando gli strumenti più idonei che noi non siamo in grado di valutare dal punto di vista tecnico. Per questo abbiamo fiducia più in un tavolo di concertazione costruttiva che in una protesta fine a se stessa, pur avendo il massimo rispetto delle opinioni espresse da altre organizzazioni.
Per quanto riguarda la questione che, secondo Acito, “Italcementi ha pagato la pulitura davanti alla chiesa della Vaglia passando attraverso La Scaletta 100.000,00 euro”, poiché è stata sollecitata una conferma da parte del Presidente della Scaletta, Nicola Rizzi”, è necessario offrire la giusta informazione, perché in questo caso il vice presidente di “Legambiente” ha utilizzato una fonte poco attendibile.
In data 24 ottobre 2007, infatti, il Circolo La Scaletta ha inviato al Comune di Matera un progetto e una convenzione relativi alla riqualificazione dell’area circostante la chiesa rupestre di S. MARIA della VALLE a Matera, la cui spesa, compresa la manutenzione per i cinque anni di durata della convenzione, era a carico di Italcementi, mentre La Scaletta si assumeva il compito di custode dei luoghi.
A tutt’oggi il Comune di Matera non ha risposto a tale richiesta e il progetto è ancora depositato presso l’Ufficio Sassi.
La Scaletta, pertanto, non ha mai ricevuto alcuna somma da parte di Italcementi, perché la sua azione è tutta rivolta al recupero e alla valorizzazione dei luoghi monumentali della città di Matera e del suo territorio e se per questo trova alleati per una fattiva collaborazione per il conseguimento di tale obiettivo, è ben contenta che ciò avvenga per essere stata ancora una volta utile alla città e ai suoi cittadini.