Il Pilota del Team Mercato dell’Oro costretto al ritiro dopo il primo giro per un cedimento della frizione
di GIOVANNI MARTEMUCCI
Gara sfortunata quella di ieri al Mugello per il pilota del del Team Mercato dell’Oro, Angelo Raffaele Rubino. La rottura della frizione al primo giro ha costretto il pilota lucano che gareggia nel campionato italiano Yanaha R-Series al ritiro. Il giovane centauro, tra l’altro protagonista nel pomeriggio di sabato di una buona prestazione nelle prove, è partito dodicesimo in griglia. La partenza è stata fulminea e Rubino è rimasto a ridosso dei primi nelle fasi iniziali della gara. Ma prima della fine del primo giro un rumore dal carter del cambio ha preannunciato la rottura della frizione che non permetteva più di trasmettere la potenza alla ruota: gara finita in anticipo e grande rabbia.
“Sono molto deluso, - afferma il pilota del team Mercato dell’Oro - non potrebbe essere altrimenti. La rottura al primo giro non mi ha nemmeno permesso un confronto, seppur breve, con gli altri piloti. Inutili in questo senso anche le prove private che ho svolto 15 giorni fa in vista di questa gara. Dopo la rottura, parlando con i tecnici degli altri team ho appurato che il cedimento della frizione ha già interessato altre Yamaha che gareggiano nello stesso campionato.
Infatti i meccanici degli altri team ci hanno consigliato di sostituire la frizione ad ogni gara per evitare questo tipo di inconveniente che accade senza preavviso. Ovviamente nil problema non era menzionato tra le note ufficiali diffuse da Yamaha dunque i nostri meccanici non ne erano al corrente fino a quando non è successo”.
Venerdì Rubino aveva trovato un buon set up delle sospensioni che era riuscito a migliorare nelle due sessioni di prove del sabato. “Avevamo un buon passo di gara –sostiene il team manager, Carmelo Miglionico- e se la frizione non ci avesse tradito avremmo potuto senz’altro avvicinarci al podio. Ora però guardiamo già alla prossima gara cercando di dimenticare gli episodi sfortunati di Vallelunga e del Mugello visto che non sono dipesi dal pilota: una volta è stata colpa del meteo e questa volta è dipeso da un problema tecnico del mezzo”.