Dopo il benvenuto e il saluto del pubblico da parte del direttore di APT della Basilicata, Giampiero Perri, e dal Direttore di Osservazione della Terra dell’ASI, Giuseppe Bianco, il concerto si apre con un antico brano sardo, il “Canto del Miserere”, che sottolinea l’atmosfera mistica del luogo in cui si svolge il concerto. Infatti, Paolo Fresu ha scelto di proporre la sua musica proprio al Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo” dell’Agenzia Spaziale Italiana, che si trova immerso nella Murgia Terlecchia, poco fuori le porte di Matera. Il concerto, dal titolo “Sassi e stelle sonanti” è stato organizzato in collaborazione tra ASI, APT Basilicata e Onyx Jazz Club di Matera, che ha inserito l’evento nell’ambito della XXII edizione del grande Jazz Festival di Basilicata “Gezziamoci a Matera”.
Il cielo stellato e le antenne fanno da sfondo al grande jazzista Fresu con la sua tromba e con tanti effetti elettronici e all’Alborada String Quartet (Anton Berovski - violino, Sonia Peana - violino, Nicola Ciricugno – viola e Piero Salvatori – violoncello).
Fresu apre il concerto con un ingresso davvero spettacolare: scendendo dalla grande Antenna VLBI, a suon di tromba solitaria con degli effetti luce davvero unici e uno sfondo di archi.
Con gli artisti sul palco in primo piano, la grande Antenna ha effettuato una rotazione attorno al proprio asse facendosi ammirare in tutta la sua maestosità dal pubblico numeroso che ha partecipato con il fiato sospeso allo spettacolo. Infine, l’antenna è stata inclinata verso il pubblico ponendo la grande parabola del diametro di 20 metri come schermo per la proiezione di immagini che evocano lo sbarco dell’uomo sulla Luna. La data del 21 luglio, difatti, non è stata una scelta casuale, bensì per celebrare il quarantennale dell’allunaggio, giorno storico per tutta l’umanità. Il concerto, ancora una volta, evidenzia il ruolo di Matera come ponte tra la storia e le stelle.
Come per magia, i suoni si elevano verso un cielo stellato davvero unico e, proprio durante il concerto e ben visibile sopra la grande antenna, il breve passaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) rende l’evento ancora più speciale. Alle 22:30:05 la ISS è entrata nell’ombra della Terra ed è scomparsa alla vista.
Durante il concerto, Fresu propone composizioni sue e di altri artisti, ma coglie anche l’occasione per presentare al pubblico dei brani nuovi, creati proprio per dare un contributo artistico all’atmosfera mistica del contesto locale e storico del concerto.
L’evento si conclude poco prima della mezzanotte tra applausi e standing ovation del pubblico.
Le reazioni del giorno dopo nella base del Centro di Geodesia, ma anche tra la gente di Matera, sono unanime: un evento spettacolare, davvero suggestivo e ricco di emozioni!
Testo: Doreen Hagemeister
Agenzia Spaziale Italiana
Centro di Geodesia Spaziale – Matera
Foto: Doreen Hagemeister
Vincenzo Patruno
Francesco Schiavone