Fare rete tra le associazioni per condividere il percorso verso la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura per il 2019. E’ quanto emerso venerdì pomeriggio a Palazzo Lanfranchi durante l’incontro tra i rappresentanti dell’associazione “Matera2019” e il mondo dell’associazionismo locale invitato a questo momento di confronto per capire e discutere le modalità della candidatura di Matera a Capitale europea della cultura.
Obiettivo dell’incontro è stato quello di conoscere e censire le varie realtà associazionistiche di Matera, ma anche del resto della Basilicata, interessate a partecipare a questo progetto con l’Associazione “Matera2019” che assume il ruolo di guida.
A partire da settembre sarà avviata la programmazione delle iniziative di base per lo sviluppo del progetto, la condivisione di obiettivi e contenuti, la metodologia da adottare per favorire la massima partecipazione all’iniziativa che mira, in prospettiva, a dare impulso culturale ed economico al territorio. Matera può far tesoro del suo recente passato di “città che si trasforma”, e attraverso l’occasione del 2019 può trainare al cambiamento tutto il territorio che la circonda, diventare la locomotiva per lo sviluppo di tutta la Basilicata, sponda per il territorio murgiano e per un più vasto sud. Avendo sperimentato la fatica di ricostruire una economia di comunità dopo essere “emersa” dai Sassi, Matera ha forse maturato più di altre città la consapevolezza che “il Sud deve pensare se stesso e non deve essere pensato da altri”. Per questo motivo l’associazione “Matera2019” vuole operare sul territorio attraverso un volontariato attento, concreto, innovativo, pronto a mettere in rete e condividere idee, esperienze, professionalità diverse come è stato illustrato ai tanti rappresentanti delle associazioni locali. Ad oggi Matera 2019 conta oltre 40 aderenti attivi in rappresentanza di organizzazioni culturali e di volontariato operanti nella città di Matera, che hanno condiviso la volontà di essere partner di un cambiamento. A questi aderenti si affiancano già diverse realtà associative e culturali che hanno offerto la propria adesione e il supporto, quali il CSV - Centro di sviluppo del volontariato, l’Associazione Liberalia onlus, la Fidas - federazione donatori sangue, l’Associazione Tìaso, l’associazione La chiave di volta ed altre in fase di contatto.