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30/05/2012 14.57.34 - Articolo letto 3319 volte

Il bilancio comunale di previsione 2012

Bilancio comunale di previsione 2012 Bilancio comunale di previsione 2012
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L'IMU causerà una perdita di 1,4 milioni di euro per le casse del Municipio
Matera Il bilancio di previsione  2012 del comune di Matera si presenta con un elevato grado di complessità per i tagli previsti dal decreto n. 78/2010 che comportano minori trasferimenti per circa 5,0 meuro.
La reintroduzione dell'ICI (oggi IMU) sull’ abitazione principale con relativa rivalutazione delle rendite catastali, paradossalmente, mentre  porterà ad un maggiore esborso dei contribuenti materani di almeno 8 milioni di euro rispetto al 2011, per il Comune comporterà una perdita di entrate di circa 1,4 meuro.
Infatti, i Comuni sono tenuti a prevedere in entrata un importo notevolmente inferiore a quanto fino al 2011 veniva loro corrisposto dal Fondo Sperimentale di Riequilibrio (Matera riceveva 3,3 meuro fino al 2011, mentre per il 2012 la cifra comunicata è di 2,2 meuro).
La manovra di bilancio, pertanto, si presenta come una vera e propria emergenza non solo per i conti pubblici ma anche per il venir meno di preziose risorse con cui abbiamo fronteggiato la crisi generale e l’impoverimento delle famiglie.
 
Effetti sulle entrate delle manovre dei Governi Nazionali (decreto 78/2010 e IMU):
 
                                                                               2010       2011       2012     DIFF.2010/2012
ICI/IMU                                                                6.400      6.400      6.159     -    241
FONDO SPERIM. RIEQUILIBRIO                14.688    11.161      9.591     - 5.097
ADDIZIONALE COM. ENERGIA                       495         490             0    -    495
COMPARTECIPAZIONE I.V.A.                               0     2.171              0              0
TOTALE                                                                            21.583    20.222     15.750    - 5.833
 
 
Questa situazione può essere fronteggiata da un aumento della pressione fiscale comunale che si aggiungerebbe a quella statale già pesante:  reintroduzione ICI sulla casa principale con aumenti delle rendite catastali; aumento aliquota sulla 2^ casa e sugli immobili commerciali e industriali; aumento delle bollette energetiche; aumento dei carburanti, ecc...
Tutto ciò, invece, ci obbliga a scongiurare ulteriori incrementi della fiscalità locale. Pertanto, le prime ipotesi si concentrano su due assi: ristrutturazione delle entrate con recupero di evasione; riduzione e razionalizzazione della spesa.
Pertanto, rimangono in variate le aliquote IMU stabilite dal Governo; invariata rimane l’aliquota IRPEF e le soglie esenti. Confermiamo ancora per il 2012 il gettito TARSU ma procediamo, grazie al nuovo sistema di riscossione che dal 1° gennaio 2012 è gestito in forma diretta, al recupero di sacche di evasione ed elusione (in verità, del tutto fisiologiche) e alla sua profonda modificazione che punta innanzitutto alla copertura dell’intero costo del servizio e, nel rispetto del decreto 158/1999, a realizzare una maggiore equità contributiva per predisporci alla trasformazione della tassa in tariffa già dal prossimo anno.
Recupero evasione di TARSU e ICI, aggiornamento Imposta Pubblicità e Occupazione suolo pubblico, introduzione della Imposta soggiorno e Tassa di ingresso autobus e caravan ed altri piccoli interventi produrranno il seguente quadro generale dato dalla sommatoria delle entrate dei primi tre titoli (parte corrente) del bilancio:
 
                                                                              2010       2011       2012      DIFF. 2011/2012
Titolo I   Tributarie                                             18.944    30.758     30.277    -                 481
Titolo II  Contributi e trasferimenti                  22.597      9.638      7.511     -             2.127
Titolo III  Extratributarie                                       4.135      4.782.     4.425     -                  357
Totale                                                                   45.676    45.178    42.213     -              2.965
 
 
A pressione fiscale invariata non ci resta altro che agire sul secondo asse: riduzione e razionalizzazione della spesa (spending review).
 
 
 
 
                                                                  2010       2011       2012      DIFF.2011/2012
Titolo I Spese Correnti                                           41.081    43.010     39.711    -    1.370
Titolo III Spese rimborso prestiti                             2.250      2.420       2.502    +       252
TOTALE                                                 43.331    45.430    42.213     -     3.217              
 
Solo per fare alcuni esempi di tagli alle spese si riportano le voci seguenti che ammontano a oltre 1,4 meuro:   
 
-               86.000   Comunicazione e informazione
-             450.000   Spese per liti
-             370.000   Trasporto urbano
-             140.000                  INPDAP
-             160.000                  Razionaliz. Consumi energetici
-               70.000   gestione impianti sportivi
              
Intendiamo salvaguardare i servizi essenziali e segnatamente quelli sociali e alla persona (anziani, minori, scuola, disabili, ecc...). Ma sotto la scure cadranno tutta una serie di spese che pure meriterebbero qualche attenzione. Si pensi soltanto al settore del turismo e della cultura su cui siamo particolarmente impegnati.
Viene meno, inoltre, un importante intervento statale, soppresso dal Governo, di ben 747.000 euro per il contributo alle famiglie indigenti per gli affitti (L.431/98)
               Così come a causa dell’incertezza legata al finanziamento dei PIOT (244.000 euro), abbiamo inserito una specifica voce per finanziare per 60.000 euro la Festa della Bruna che come grande evento storicizzato e di importanza regionale e nazionale veniva sostenuto da apposito intervento regionale.
 
               Il Comune di Matera come capoluogo svolge funzioni comprensoriali a cominciare dal trasporto urbano che serve anche i tanti studenti e insegnanti che vengono dalla provincia. Oppure il canile municipale che, per la dimensione dell’agro materano, inevitabilmente finisce per accogliere ospiti provenienti dai comuni più diversi.
 
               Persistono, pertanto, alcuni “punti deboli” per i quali necessita un intervento di sostegno esterno:
 
-          gestione canili comunali a totale carico del bilancio: 1.000 cani ospiti delle nostre strutture, con        una spesa di oltre 700.000 euro annue, ancorché insufficienti. Un finanziamento di 1meuro potrebbe metterci nelle condizioni di fare un opera di profonda ristrutturazione rispondendo anche in modo formale alle esigenze dell’intero territorio;
-          trasporto pubblico: la città si estende per oltre 14 km. Il comune spende oltre 4 meuro di cui 2 milioni da contributi regionali. Sarebbe necessario prevedere un contributo straordinario della Regione di 1 meuro;
-          turismo e cultura: un contributo di 500.000 euro;
-          maggiore attenzione ai Sassi sia per la manutenzione che per l’igiene. Un contributo di 1 milione per pulizie straordinarie e qualche milione per consolidamenti;
-          prevedere il rifinanziamento del PIOT per almeno 250.000 euro, utili per garantire lo svolgimento degli eventi storicizzati di Matera ma anche per quelli programmati dai comuni della collina materana.
 
Investimenti:
Discorso a parte va fatto per la voce investimenti. In sede di consuntivo abbiamo verificato che già nel 2011 la capacità di spesa per investimenti è aumentata considerevolmente anche grazie alla riorganizzazione della struttura comunale che pure ha risentito di non pochi problemi. Con l’avvio dell’Ufficio Unico degli Appalti sarà possibile un ulteriore accelerazione. Il 2012 si caratterizzerà per la realizzazione di una parte dei progetti del PISUS e delle opere di edilizia scolastica finanziate da mutui. Dalla nostra capacità di valorizzazione del patrimonio dipenderà la possibilità di ulteriori investimenti.
Rimane aperto il tema più volte richiamato del rifinanziamento della 771/86 al fine di intervenire massicciamente nei Sassi per proseguire l’opera di recupero e valorizzazione del patrimonio UNESCO.
 
Gli strumenti di pianificazione in itinere devono trovare nei prossimi mesi una definizione per armonizzare le politiche di sviluppo in una logica di sostenibilità economica sociale ed ambientale
 
La situazione di generale contrazione della spesa pubblica deve stimolare ammodernamenti e razionalizzazioni che passano anche attraverso investimenti con il coinvolgimento di capitali privati capaci di innescare un circolo virtuoso che possa produrre nuova occupazione. A questo proposito abbiamo programmato un Consiglio Comunale aperto alla partecipazione delle forze sociali per affrontare seriamente il problema sia nell’ottica della razionalizzazione che in quella dello sviluppo. Il lavoro, l’occupazione sono nell’agenda dell’amministrazione. Il raccordo con le altre istituzioni per politiche attive del lavoro costituirà il nostro impegno prioritario.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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