Piazza del Carro della Bruna al rione Piccianello era pienissima domenica sera per l’appuntamento con la commedia in vernacolo materano portata in scena da Talia Teatro. Oltre al pubblico seduto, tantissima gente in piedi anche fuori dei cancelli della piazza che ospita il manufatto in cartapesta ha applaudito la performance artistica della storica compagnia materana guidata da Antonio Montemurro.
Lo spettacolo “Austòcch, Andènj i Rafaièl” è tratto dall'atto unico di Peppino De Filippo “Don Raffaele il trombone”. Il materanissimo don Raffaele Chiancone (Montemurro) è un maestro di trombone che vorrebbe diventare un grande e famoso compositore; immerso com’è nel suo mondo di sogni crede che la fortuna giungerà da un momento all’altro. Pur di non tradire questa grande passione rifiuta qualsiasi altro lavoro come quello di sorvegliante in un mattonificio a La Martella. Ma anche quando la fortuna sembra girare dalla sua parte il povero Chiancone scopre di essere stato preso in giro. Il testo in dialetto materano si basa principalmente sui dialoghi, su cui la trama scivola, e s’intreccia perfettamente con l’interpretazione degli altri attori principali, Franco Burgi e Saverio Mastronardi, per poi avviarsi verso un finale di grande effetto. Le battute in materano verace sono ora armi pungenti, ora veri e propri scontri verbali sempre in grado di divertire il pubblico. Come sempre la compagnia di Antonio Montemurro utilizza un linguaggio semplice ed “autenticamente materano”, minuziosamente costruito per il soggetto teatrale, un linguaggio che esprime l’animo “local”del personaggio ed è funzionale al testo. In questo senso un plauso va anche agli altri attori: Nunzia Scorca, Margherita Arrè, Marianna Miglionico, Claudia Passarelli, Giulia Cifarelli, Laura Matera e Francesco Palomba.