Ci si aspettava l'exploit di uno straniero, ma alla fine è stato il tricolore a prevalere. Giovanni Gaia, giovanissimo romagnolo di Cattolica, si è aggiudicato la ventottesima edizione del giro ciclistico della Basilicata, competizione da sempre riservata alla categoria juniores. La manifestazione si è snodata in tre tappe, per un totale di 310 chilometri circa, e ha visto la partecipazione di 18 squadre italiane e alcune importanti rappresentative provenienti da Russia, Bielorussia, Croazia, Belgio, Austria, Repubblica Ceca, Kazakistan e Slovenia. In questi anni il prestigio accumulato da questa corsa è tale da garantire ogni anno un ottimo spessore tecnico con atleti pronti a lanciarsi nel mondo professionistico. Quest'anno, il percorso stilato dagli organizzatori, era abbastanza duro, con tappe molto belle dal punto di vista paesaggistico, ma dure per chi siede sul sellino di una bici. Prima frazione, corsa venerdì da Moliterno a Viggiano di 94 km, che ha visto già l'affermazione di Giovanni Gaia, tallonato alla sua ruota dal bielorusso Koshevoy. Nella seconda frazione, invece, sabato, si è per così dire corso a cavallo tra la provincia potentina e quella materana con partenza da Corleto Perticara e arrivo ad Aliano. Tappa abbastanza facile, la più facile in verità del Giro, che non ha creato problemi al leader della corsa Giovanni Gaia. Ultima frazione, domenica mattina, la più classica perchè partiti da Potenza, gli atleti concludevano la corsa a Matera, congiungendo così i due capoluoghi lucani. Sul traguardo di via Lucana a vincere è stato Antonj che ha preceduto di pochissimo Vernetti. A questo punto, quindi, si può dare il via alla festa per il vincitore della clasifica finale di questo ventottesimo Giro della Basilicata, Giovanni Gaia. Sobito sotto di lui sul podio ecco il bielorusso Koshevoy, che più di tutti ha cercato di strappare la vittoria all'italiano. Infine, sul gradino più basso Camilli, per una corsa conclusasi a Matera, nel migliore dei modi possibili.