Una proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione di un Fondo regionale di solidarietà per “interventi urgenti in favore delle aziende agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche”
È la proposta della Presidenza provinciale di Bari e Matera di Ugl Coltivatori che ieri l’ha presentata alla stampa nella sede materana. La proposta di legge con petizione popolare, detta tecnicamente di tipo “precettistico”, mira a risolvere il problema delle passività in agricoltura che sono state causate dalle diverse calamità che si sono succedute in Basilicata degli ultimi 30 anni, a partire dal sisma del 23 novembre 1980. “Ventinove eventi calamitosi nel periodo considerato –sostiene Pietro Ninivaggi, presidente interprovinciale Ugl Coltivatori- hanno creato un enorme livello di passività nelle aziende agricole lucane che oggi stentano a sopravvivere per la scarsa redditività delle colture. I precedenti interventi legislativi e finanziari del Parlamento Italiano e della Regione Basilicata per far fronte agli eventi calamitosi anziché essere veicolati verso la diminuzione della debitoria pregressa e verso la ripresa produttiva delle imprese agricole, sono stati inopinatamente dirottati verso il sistema bancario. Le banche, ovviamente hanno preferito impegnare queste ingenti risorse per garantirsi la continuità e l’espansione degli investimenti bancari senza risanare i bilanci delle aziende agricole”. Il livello di indebitamento delle imprese agricole lucane è pari a 4,5 miliardi di euro, una cifra che supera lo stesso valore fondiario delle superfici coltivate. La situazione è aggravata dal fatto che già da due anni il Fondo di solidarietà Nazionale non è più finanziato e gli agricoltori arrancano: da qui la proposta che l’Ugl ritiene essere un intervento di ingegneria finanziaria. “L’istituzione di un fondo di solidarietà –continua Ninivaggi- prevede un’autotassazione insieme all’utilizzo delle risorse rivenienti da interventi legislativi, con uno snellimento delle pratiche burocratiche”. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato anche un innovativo progetto di iniziativa privata, promosso sempre da Ugl Coltivatori, che interessa 110 aziende, in 16 comuni del materano, interessate a produrre energia attraverso impianti fotovoltaici. Un progetto che impegna 450 milioni di euro per 110 centrali da un mega watt ciascuno. Un progetto che rischia però di rimanere sulla carta se la regione Basilicata non perfeziona l’iter di approvazione del Piano Energetico Regionale, fermo da tre anni. “Il nostro –sottolinea Ninivaggi- è un vero e proprio grido di allarme. Se la Regione non si sbriga a dettare le regole relative alle energie alternative attraverso il Piano, il progetto che comporta positive ricadute sul lavoro in provincia di Matera, rischia di arenarsi miseramente”.
Giovanni Martemucci