Una svista clamorosa quella del Tg Mediaset che ieri ha attribuito a Macerata la Festa della Bruna di Matera
di GIOVANNI MARTEMUCCI
Una svista clamorosa quella del Tg5 che ieri ha attribuito a Macerata la Festa della Bruna di Matera. Ieri nell'edizione delle 13 del Tg mediaset è arrivata la rettifica per restituire dignità alla Città dei Sassi e alla sua festa patronale. Tutto a posto dunque con il rispetto del diritto di rettifica, sancito dall'articolo 8 della legge sulla stampa n. 47 del 1948 e dagli artt. 42 e 43 della legge 416 del 1981, che rappresenta uno strumento riparatorio sui generis. Esso tende, infatti, non ad accertare la verità oggettiva, bensì ad arricchire la notizia divulgata con una verità soggettiva, cioè con l'interpretazione dei fatti resa da colui che si ritiene leso. Dunque anche su Matera l'informazione è transitata in maniera corretta durante l'edizione più vista del Tg5. Secondo molti commentatori una tempestiva rettifica possiede talvolta un'efficacia riparatoria assai maggiore del risarcimento pecuniario del danno. Un risarcimento anche sostanzioso, infatti spesso non restituisce l'immagine pubblica precedente ad una notizia diffamante. Insomma a Matera occorre riattribuire la paternità della sua Festa. Infine da ricordare (stando alle leggi) per quanto riguarda le trasmissioni televisive (legge 223 del 1990, art. 10, c. 3) la rettifica va effettuata entro quarantotto ore dalla ricezione della relativa richiesta, nella fascia oraria e con il rilievo corrispondenti a quelli della trasmissione che ha dato origine alla lesione degli interessi. E così è stato.
Giovanni Martemucci