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29/07/2012 16.46.40 - Articolo letto 3712 volte

Provincia di Matera “fuori gioco”

Provincia di Matera - Matera (foto Gianni Cellura) Provincia di Matera - Matera (foto Gianni Cellura)
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Nessun salvataggio in extremis. Il “verdetto” della seduta della Commissione Bilancio del Senato condanna l’ente di via Ridola. In Basilicata spazio per una solo Provincia.
di ANTONIO GRASSO
Matera e provincia Provincia addio. Nessun salvataggio in extremis per Matera. Il “verdetto” della seduta della Commissione Bilancio del Senato di ieri pomeriggio condanna l’ente di via Ridola. Che, a meno di clamorosi dietrofront, finirà nel progetto di riordino deciso dal Governo. L'emendamento al decreto sulla cosiddetta “Spending review” ha – infatti - modificato la dicitura nel decreto di “Province soppresse e accorpate” con un più generico “riordino”, indicando il percorso per giungervi. Scatenando polemiche a go-go. E a nulla sono valsi i tentativi di scongiurare la prospettiva di avere Regioni mono-Provincia. Basilicata, Molise ed Umbria dovranno farsene una ragione. Come a Matera, anche a Isernia e Terni non sono state ammesse deroghe rispetto ai parametri indicati dall’Esecutivo. Ma tant’è. Entrando nel merito dell’emendamento - che conferma per grandi linee l'impianto del decreto governativo, col dimezzamento del numero delle Province - il processo di riordino dovrà procedere sulla base dei “requisiti minimi” (350 mila abitanti e un’estensione territoriale di 2.500 chilometri quadrati ndr). In particolare, a decidere sul riordino (ovvero sull'accorpamento delle province che non rientrano nei parametri territoriali e di popolazione) saranno le singole Regioni, a cui viene concesso più spazio e autonomia decisionale, mediante i Cal (Consigli di autonomia locale ndr). Per mettere a punto il piano di riordino, questi organismi avranno 70 giorni di tempo (anziché gli iniziali 40 dalla deliberazione dell'esecutivo) per approvare una prima ipotesi di riordino. Entro 20 giorni dalla data di trasmissione delle ipotesi di riordino, ciascuna Regione dovrà – a sua volta - trasmettere al Governo una propria proposta. Alla fine, assumerà ruolo di capoluogo delle singole province il comune con la maggior popolazione residente. Ma non è detto. Sono, infatti, ammesse delle deroghe. Perché in caso di accordo tra i comuni già capoluogo regionali,  potrà essere scelto un altro comune capoluogo. Specie per quelle regioni (come la Basilicata)  “declassate” a mono-Provincia. 


Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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