Durante il suo discorso di questa mattina a Palazzo Lanfranchi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha manifestato "nostalgia" per la politica degli anni '50-'60, "tempi in cui non si facevano tanti complimenti, c'erano divisioni ideologiche, ma ci si rispettava, ci si ascoltava, c'era molto rispetto tra avversari". Napolitano ha fatto l'esempio del clima politico in cui fu approvata la legge sui Sassi di Matera, riconoscendo il contributo di Alcide De Gasperi, del senatore a vita Emilio Colombo (che era in sala) e del parlamentare Michele Bianco che ne fece la ragione della sua vita. ''Si parlava dei Sassi per liberare la gente ci viveva da condizioni di vita primitive. Poi venne l'impegno per far rivivere e riqualificare quelle abitazioni in quella conca come fu definita in passato da uno scrittore. In esso bisogna calarsi con il gusto della ricerca e l'orgoglio della propria identita' come si e' saputo fare a Matera negli ultimi 60 anni''. Adesso, ha aggiunto il capo dello Stato richiamando gli interventi pronunciati prima di lui dal sindaco Buccico, dal presidente della Camera di commercio e da altri oratori, occorre proseguire lo sforzo per la valorizzazione del patrimonio culturale anche come risorsa turistica e come ''una prospettiva di sviluppo di Matera e del Mezzogiorno in generale''. A questo punto, Napolitano ha fatto un appello alla consapevolezza dell'importanza di questa risorsa che dovrebbe unire senza riserve cittadini del sud e del nord ''come mi e' capitato di dire a cittadini del nord, - ha affermato - questo patrimonio e' anche il vostro e dell'Italia unita. Dovete esserne orgogliosi anche voi''. Sul Mezzogiorno, Napolitano ha diciarato: "non esiste Italia senza il Mezzogiorno" esortando all'unita della nazione.
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