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26/08/2012 20.43.52 - Articolo letto 3780 volte

Incendi, siccità, fucili: tutto contro la Natura

Cinghiali Cinghiali
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Nota di Legambiente Matera
Basilicata ''A causa degli incendi - riporta la notà di Legambiente Matera - si e' gia' verificata una strage di 14 milioni di animali tra mammiferi, uccelli e rettili che popolavano i boschi italiani andati in fumo dove sono, peraltro, migliaia le varieta' vegetali danneggiate dagli incendi come i boschi di querce, di faggio, di castagno, di cerro, ma anche i funghi e le erbe aromatiche''. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui ''danni provocati alla biodiversita' del patrimonio forestale italiano dai 6.200 roghi (+74 per cento) divampati dall'inizio dell'anno su circa 35mila ettari di terreno secondo il Corpo Forestale dello Stato.                        
Questo è il dato al 20 agosto scorso.
Nella regione Basilicata l’incremento degli incendi e delle superfici percorse dal fuoco è di oltre il 300% secondo i dati del Corpo forestale dello Stato, riportati dal Consigliere Regionale Franco Mattia. In Regione al 20 agosto si sono verificati oltre 350 incendi, sono bruciati più di 3.000 ettari di superficie boscata e quasi 6.000 ettari di superficie a pascolo, macchia, gariga, aree non boscate. Perdura un grave stato di carenza idrica e di stress da alte temperature per tutte gli esseri viventi piante ed animali.
Rispetto a questo grave stato della NATURA, persino l’ISPRA – Istituto Superiore per la Ricerca e l’Ambiente -  l’Istituto che esprime i pareri sulla caccia-  ha ritenuto di doversi “sbilanciare” e chiedere “atteggiamenti cautelativi” per evitare danni a popolazioni già stressate e quindi il rinvio della apertura della caccia e la sua eventuale sospensione se dovessero perdurare incendi e siccità.
http://www.geapress.org/wp-content/uploads/risposta-ISPRA.pdf   

Ma cosa succede in Basilicata?
Utilizzando gli stessi  calcoli della Coldiretti,  in Basilicata si può stimare che nel corso dei mesi di giugno e luglio siamo stati uccisi (400 x 9.000) circa 3.600.000 animali delle più diverse specie.
A questi morti dalle prossime settimane occorrerà aggiungere tutti quelli che saranno sparati da alcune migliaia di cacciatori e bracconieri.
In particolare i cinghiali, vittime ovunque tutto l’anno di bracconieri e nelle aree protette dei cacciatori-selecontrollori, sono stati scacciati dai boschi bruciati di Irsina, di Gravina, di Verrutoli, di Igino, di Timmari, dai letti dei fiumi Bradano, Cavone, Basento, spaventati dai fucili nel Parco della Murgia Materana ed alcuni hanno cercato rifugio verso San Giuliano.
Forse anche i cinghiali avevano posto fiducia nei cartelli “riserva- zona di protezione – oasi- parco!” Nessuna illusione, dovranno essere abbattuti perché fanno danni, si nutrono come ha diritto naturale ogni essere vivente. Non è questione di come vengano “eliminati” i cinghiali se con colpo di fucile nella schiena da una altana o se per mannaia di macellaio nella gola. La realtà è di dare senso e sostanza alle parole OASI e PARCO, di compredere che la convivenza sul Pianeta Terra è sempre sbilanciata e condizionata dagli interessi economici a scapito del diritto alla vita. 
Siccità, incendi e fucili comunque ed ovunque. In Basilicata succede che le lobbies dei cacciatori siano più potenti delle coscienze dei Cittadini, siano più pervasive e colluse della peggiore mafia, abbiano infiltrati ovunque e riescano ad imporre la potenza delle loro doppiette e dei loro fucili di precisione ovunque, ed infatti può succedere che a dirigere le aree protette (sic!) siano cacciatori. Accade per il direttore-cacciatore del Parco della Murgia Materana e si comprende così l’acquiescente atteggiamento mortale dell’Ente.
Le sottoscritte Associazioni chiedono al Presidente della  Regione DeFilippo di intervenire con ogni urgenza per evitare un ulteriore grave danno all’Ambiente ed alla Natura vietando la preapertura e l’apertura a qualunque forma di caccia e stabilendo un periodo di tregua verso gli animali di almeno un anno. Sarebbe un bellissimo gesto di PACE e sarebbe coerente con i sorrisi scambiati con il Dalai Lama, appena a giugno scorso,  e farebbe in maniera che quei sorrisi e quelle parole non siano state di circostanza."



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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