“Raccogliamo la sfida ecologista del terzo millennio rilanciando e proseguendo sulla strada della Costituente Ecologista gia iniziata da illustri esponenti dell’ambientalismo Italiano”. È questo quello che ha dichiarato il neo presidente nazionale dei VERDI a conclusione della votazione che lo ha eletto alla guida del partito.
Se si fosse ascoltato il dibattito congressuale di Fiuggi, riservato ai delegati eletti nelle diverse Assemblee Provinciali e dichiarate valide, si sarebbe compreso quanto la voglia di sostenere un futuro ambientalista per l’Italia sia più forte di un mero calcolo percentuale obbligato da sbarramenti elettorali.
La strada verso Sinistra e Libertà che avrebbe portato ad un accordo tra le forze politiche di sinistra, i socialisti e gli ambientalisti non è affatto esclusa con la vittoria di Angelo Bonelli. È possibile. È tra le cose che potrebbero accadere. Dal discorso contro le destre nucleariste e palesemente antiecologiste, si è avuta la certezza viceversa, che eventuali accordi elettorali saranno solo possibili con forze politiche di centro sinistra.
Questa è stata una delle ragione per cui alcuni delegati delle mozioni alternative, hanno ritenuto che forse bisognava continuare sulla strada dell’ambientalismo fuori da schemi precostituiti investendo sui rischi e sulle emozioni che da oltre venti anni animano la passione di molti di noi delegati (anche questa volta) a Fiuggi e che ci sentiamo protagonisti e padri del movimento politico de “I VERDI” che non lasceremo inquinare da avventurieri della politica.
E comunque, la “svolta a 360 gradi” non c’è stata. Se qualcuno la auspicava non sostenendo la mozione verso Sinistra Ecologia e Libertà, rimanendo in attesa senza decidere, rimarrà deluso. A destra non si andrà e non si svenderà più il simbolo, la storia e la tradizione ne al PD ne ad altri partiti per utilizzarlo come meglio si crede.
Il consigliere Federale Nazionale, Nicola Benedetto, è stato tra i primi firmatari della mozione che auspicava una fase di maggior attesa rispetto alla decisione di entrare subito in Sinistra e Libertà (la terza mozione per l’esattezza). Mozione che anche l’ex Ministro Alfonso Pecoraio Scanio ha guardato, dall’esterno, con molto interesse e che successivamente, come si evince dai numeri e non potrebbe essere altrimenti, è stata determinante per la vittoria di Angelo Bonelli a cui sono andati i voti degli delegati.
Il rammarico rimane sull’esito del risultato finale che avrebbe visto rieletto, nello stesso Consiglio Federale Nazionale, l’esponente materano Nicola Benedetto che, con i voti mancanti dei delegati di potenza, esclusi per aver celebrato un congresso fuori dalle regole, si è visto escludere dall’organismo per 6 voti.
La fase costituente, degli ecologisti, si aprirà con un’Assemblea Nazionale a Febbraio che dovrà riscrivere le regole della nuova Costituente ambientalista insieme a tutti gli iscritti e gli aderenti alle Associazioni, alle personalità del mondo ambientalista e della green economy. Da qui l’appello del neo eletto presidente Angelo Bonelli agli ecologisti del PD e negli altri patiti di riavvicinarsi al mondo ambientalista sposando l’idea di una costituente che riparta dalle ragioni dell’ambiente, della democrazia e della sostenibilità futura.
Nell’esecutivo nazionale sono stati eletti esponenti delle due mozioni perché l’interesse non è quello di affermare con una nuova leadership vecchie scissioni, ma quella di offrire un’occasione al paese di avere una forza ambientalista che ritorni ad occuparsi dei problemi dell’ambiente e della qualità della vita lavorando veramente tutti insieme, per rifondare il sapere ecologico.