Costa ionica, è tempo di bilanci

Costa jonica in estate (foto SassiLand)

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La crisi economica è l’elemento che, più di tutti, ha rallentato la presenza turistica
di GIOVANNI MARTEMUCCI

Basilicata L’estate è quasi conclusa, e per la costa jonica materana è tempo di un primo bilancio. La crisi economica è l’elemento che, più di tutti, ha rallentato la presenza turistica sui 35 chilometri di costa che va da Metaponto a Nova Siri. Ma ci sono anche elementi di pregio come la qualità e la bellezza delle spiagge o i servizi turistici (i porti e l’offerta di incoming dei villaggi) che forse sono stati i veri attrattori turistici che hanno dato una boccata d’ossigeno all’economia del metapontino. Nonostante la crisi le potenzialità della costa ionica sono enormi. Non solo Policoro con i suoi 8 chilometri di spiaggia costituisce un’attrattiva per gli amanti del sole e del mare ma lo è tutta la costa del metapontino che insieme a Matera e ai paesi dell’interno costituiscono un’offerta ricca di proposte culturali ed enogastronomiche. Secondo molti operatori turistici del metapontino il calo di presenze c’è stato ma il fenomeno strano è, per alcuni villaggi premium, che il tutto esaurito non è arrivato a ferragosto ma nelle ultime due settimane di agosto. La gente ha preferito un periodo diverso per le ferie in modo da risparmiare. Rimane comunque molto da fare: la sinergia con le aree interne è fondamentale per lo sviluppo della zona: basti pensare a cosa possono rappresentare i percorsi enogastronomici e l’offerta culturale dei piccoli paesi della collina materana. Per far questo occorrerebbe migliorare le infrastrutture viabilistiche.
Giovanni Martemucci