Il Comitato spontaneo dei residenti, commercianti ed artigiani dei Sassi, in seguito divenuto “Consorzio Progetto Sviluppo Sassi” replica, all’Associazione B.R.I.O. il cui intervento è stato pubblicato su Sassiland lo scorso 13 ottobre, circa la scelta definita “scellerata” fatta dalla attuale Amministrazione Comunale per la revoca della Zona a Traffico Limitato,
“Alla istituzione della Z.t.l. –si legge nella nota- il Comitato si è sempre opposto adducendo motivazioni più che valide e non pretestuose, ottenendo il risultato della raccolta di più di mille firme presso i presidi permanenti agli ingressi dei Sassi per la condivisione del documento programmatico presentato ai cittadini materani ed ai turisti in visita ai Sassi, nonché il sostegno della Chiesa attraverso i Parroci di San Pietro Caveoso e Sant’ Agostino.
Di scelte ‘scellerate’ si può parlare relativamente a quelle fatte dalle Amministrazioni precedenti ed in ultima quella del Sindaco Porcari, della chiusura al traffico degli antichi Rioni, tanto da indurre anche la magistratura competente ad annullare le decine di migliaia di multe per i ricorsi presentati di ignari frequentatori dei Sassi, soprattutto turisti, vittime di una segnaletica ingannevole, oltre a quelli di operatori e residenti per le loro giuste motivazioni che ha condannato il Comune al pagamento di oltre 500.000 Euro di spese.
I suggerimenti citati dall’Associazione B.R.I.O. nel loro intervento su Sassiland, per una migliore vivibilità dei Sassi fanno parte da tempo del programma del Consorzio presentato in diverse occasioni alle Amministrazioni Comunali che si sono succedute compresa l’ultima e che la nostra posizione non è assolutamente motivata dal ‘rapporto proporzionale transito veicolare e volume d’affari’, ma frutto di valutazioni e considerazioni fatte da chi ha deciso di vivere e di lavorare nei Sassi recependo le sollecitazioni della legge sui Sassi per la loro rivitalizzazione e che con i visitatori, portatori di esperienze di altri centri storici italiani ed esteri, giornalmente si confronta. In questo senso riteniamo che la soluzione, dopo aver adottato le necessarie iniziative, comprese quelle di localizzazione di attività di servizio essenziali per la residenzialità, sarebbe l’adozione di zone pedonali nei luoghi più congestionati dei Sassi.
Inoltre alcune delle affermazioni fatte nell’articolo sono false o prive di senso, come ad esempio quella dello ‘sgombero delle auto avvenuto in maniera coatta nelle strade dei Sassi in occasione della visita del Presidente della Repubblica’, azione preceduta, invece, da regolare affissione di avviso. O sullo ‘stato di anarchia e di caos generato dalla presenza indiscriminata di auto nelle strade dei Sassi’, cosa, ammesso che ciò sia vero, risolvibile solamente con una maggiore presenza di vigili. Pretestuose sembrano le lamentele dei turisti solamente riferite al ‘modo di parcheggiare degli automobilisti’, come avviene nel resto della città e non per la carenza di servizi essenziali, quali quelli igienici, di informazione turistica e di trasporto pubblico. L’Associazione B.R.I.O., inoltre, afferma che ‘se Matera vuol aspirare a divenire città d’arte, può solamente farlo rendendo il suo centro storico area pedonale’: a questo proposito si invitano i componenti dell’Associazione a percorrere a piedi le scalinate scivolose dei Sassi in una serata nebbiosa ed umida di autunno inoltrato.
Un plauso invece va alla attuale Amministrazione Comunale che sin dal principio ha sostenuto che alla revoca dell’ordinanza dell’istituzione della Z.T.L. sarebbero seguite, come è avvenuto, una serie di iniziative sperimentali sulla viabilità nei Sassi atte a scongiurarne innanzitutto l’utilizzo come circonvallazione, assieme ad altre mirate a migliorare la vivibilità, sino alla soluzione definitiva nel tempo della chiusura al traffico veicolare, tranne che agli aventi diritto per legge e solo dopo l’adozione di dovuti accorgimenti e l’introduzione degli strumenti e mezzi necessari per una fruizione consapevole del Patrimonio Sassi da parte di visitatori e soprattutto di tutti i cittadini materani e non solo di alcuni.
In ultima considerazione vogliamo sperare che i Sassi possano anche rappresentare davvero una grande opportunità di lavoro per coloro che sono fuoriusciti da altri settori produttivi e grazie a queste nuove risorse umane riuscire ad esprimersi al meglio come eccellenza di un turismo Culturale di qualità come già da tempo si realizza in tutti gli altri siti insigniti del titolo di Patrimonio UNESCO”.
G.M.
...carente sui divieti di transito e sosta e sulle fasce orarie. Sul nmerito non si è mai pronunciato alcun organismo giudicante (nemmeno il Tar).L'ass. è pronta ad a scrivere anche all'UNESCO per segnalare l'anomalia tutta materana,come sempre
più chiuso e fanatico per tutelare interessi di cittadini che, vivendo in un Patrimonio dell'Umanità, dovrebbero adeguarsi ai parametri relativi. L'intervento della magistratura che ha annullato le multe comminate prima si riferiva alla segnaletica
ove vige il divieto assoluto di transito per automezzi privati nella zona trulli.Potrebbero similmente farsi i casi di città d'arte di valore universale come Firenze,Pisa,Siena.Non bsisogna fare il solito errore di ripiegare e chiudersi nel provincialismo
L'ass. B.R.I.O. gruppo di Matera per sostenere l'assoluta RAGIONEVOLEZZA e LOGICITA' delle affermazioni da essa fatte circa il ripristino della ZTL nei Sassi e centro storico, TORNA a ricordare esempi analoghi di siti UNESCO ITALIANI (es. Alberobello)...