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15/10/2012 14.20.20 - Articolo letto 5537 volte

Si è spento Michele D'Elia

Michele D´Elia Michele D´Elia
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Il cordoglio del Circolo La Scaletta per la scomparsa di Michele D’Elia
Matera Il cordoglio del Circolo La Scaletta per la scomparsa di Michele D’Elia
 
“E’ con profondo cordoglio che abbiamo appreso della scomparsa di Michele D’Elia, amico fraterno dei soci del Circolo La Scaletta e pilastro d’amore della città di Matera”.
I soci del Circolo La Scaletta piangono lo storico dell’arte scomparso ieri a Bari.
“Il suo amore per la città di Matera – prosegue il presidente del Circolo La Scaletta Ivan Focaccia, facendosi portavoce dei soci tutti – è stato tale da dedicarle il suo impegno e la sua professionalità sia come Soprintendente ai Beni Artistici e Storici della Basilicata, dal 1977 al 1988, sia in seguito come Direttore Scientifico del Centro per la Valorizzazione e Gestione delle Risorse Storico-ambientali della Basilicata e successivamente della Fondazione Zétema di Matera. Quel che ci rattrista maggiormente è che il procrastinarsi dei lavori per la Scuola di restauro di Matera non gli ha permesso di vedere realizzato questo suo ultimo grande impegno per dotare la città di un importante centro di valorizzazione del patrimonio artistico – storico e culturale. Ci auguriamo, noi tutti soci de La Scaletta, che questo progetto sia finalmente realizzato in nome e per rispetto di Michele D’Elia”.
I soci tutti de La Scaletta si stringono ai famigliari di Michele D’Elia in questo momento di grande dolore.
Le esequie si svolgeranno domani 16 ottobre alle 15.30 nella Basilica di San Nicola a Bari. Dopo la cerimonia funebre, il feretro sarà portato a Matera e sosterà nella chiesa del Carmine per un ultimo saluto della comunità materana.
Mercoledì 17 ottobre, alle ore 10, si terrà la cerimonia ufficiale di saluto della città.

Adduce: L’eredità di D’Elia è nel ricordo di una persona straordinaria

“L’amore per la nostra città lo ha accompagnato fino all’ultimo istante della sua vita tanto da desiderare fortemente che la sua sepoltura avvenisse a Matera”. Lo afferma il sindaco, Salvatore Adduce, che ha appreso questa mattina della scomparsa di Michele D’Elia, cittadino onorario della città di Matera dal 18 febbraio 2008. “Ma D’Elia – aggiunge Adduce – è stato molto di più, è stato un figlio di questa terra in cui da tempo ha messo radici con il suo straordinario amore per la difesa e la valorizzazione dei Beni culturali sia come direttore dell’Istituto centrale di restauro, sia come soprintendente ai Beni storici e artistici della Basilicata, sia come direttore della Fondazione Zètema”.
 
Il sindaco, in particolare, ricorda il suo prezioso apporto, nelle sue funzioni di Soprintendente, alla ricostruzione del ricco mosaico di beni culturali messo a rischio dal tragico terremoto del 1980. “Fu forse in quella tragedia e in quelle ferite che Michele D’Elia seppe riconoscere il valore e la forza della nostra comunità e del patrimonio culturale che riusciva ad esprimere”.
 
Adduce ricorda poi alcune sue significative parole: “La Basilicata è forse la regione più autentica meno contaminata, nonostante i terremoti che ci sono stati. Sono convinto – spiegava D’Elia – che un rapporto così stretto tra città e campagna è unico. E un miracolo della natura che non è solo nei Sassi di Matera. La bellezza della Basilicata è nella sua autenticità”. Una autenticità che “D’Elia ha portato sempre con sé non solo attraverso la sua straordinaria competenza, ma anche nella sua dimensione umana”.
 
“E’ necessario, però, che la Basilicata apra le proprie frontiere, produca cultura e non solo accetti cultura altrui”, diceva D’Elia.
 
“Un insegnamento, una direzione di cui tutti dobbiamo tenere in debito conto. E non è un caso – ricorda il sindaco – che D’Elia guardava con grande attenzione al percorso di candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura nel 2019 mettendosi sempre a disposizione con i suoi consigli”.
 
“D’Elia ci lascia una eredità straordinaria, fatta di parole, consigli, insegnamenti, ma anche di cose concrete. Come non ricordare la prossima nascita a Matera di una sede distaccata dell’Istituto centrale di restauro. Una battaglia che stiamo vincendo grazie anche e soprattutto al suo impegno e alle sue competenze. Ma l’eredità ancora più importante che D’Elia lascia alle istituzioni, ai suoi amici, all’intera città è il ricordo di una persona straordinaria, di un uomo che ha saputo vivere con intensità, passione, onestà e umiltà il suo amore per la gente, l’arte e la cultura, per il sapere, per la nostra città. Per tutte queste ragioni saremo ai funerali che si terranno domani, a Bari, nella Chiesa di San Nicola, alle ore 15.30. Subito dopo il rito funebre, insieme agli amici della Scaletta e della Soprintendenza ai beni artistici e storici, accompagneremo la salma a Matera, in quella che fu la sua prima sede di lavoro, Palazzo Lanfranchi. Nella chiesa della Madonna del Carmine verrà allestita una camera ardente che resterà aperta fino alle 22. Mercoledì mattina, alle ore 10, sempre nella Chiesa della Madonna del Carmine l’ultimo saluto a Michele D’Elia prima di accompagnarlo al cimitero di Matera”.
Il sindaco ha deciso per la giornata di oggi e domani di tenere le bandiere a mezz’asta in segno di lutto cittadino.

La Fondazione Zètema

"La Fondazione Zétema di Matera ricorda con affetto Michele D’Elia, con il quale ha condiviso una lunga e positiva militanza cultuale.
La sua presenza nella nostra città è stata occasione di collaborazioni feconde sia quale autorevole Soprintendente per i Beni Artistici e Storici della Basilicata, sia quale prestigioso Direttore dell’Istituto Centrale del Restauro.
L’impegnato e appassionato lavoro compiuto da Michele D’Elia nel lungo e faticoso percorso di salvaguardia del patrimonio culturale, drammaticamente colpito dal terremoto del 1980, si è sostanziato nella costruzione in Matera del moderno ed efficiente laboratorio di restauro quale luogo qualificato dalle innovazioni scientifiche legate alle tecniche della conservazione.
Così come la scelta della sede della Soprintendenza in Palazzo Lanfranchi ha favorito gli essenziali interventi di manutenzione straordinaria del prestigioso edificio e, successivamente, la sua funzionale destinazione a Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna.
Egli è stato propositore e catalizzatore di numerose iniziative culturali che, a cavallo degli anni 70  e 80, hanno segnato le proposte progettuali che la comunità materana andava elaborando per dare alla città dei Sassi e alla Regione Basilicata un ruolo culturale ancora inespresso.
Questa sua militanza civile e culturale è stata trasferita nella disinteressata responsabilità di direttore scientifico della Fondazione Zétema di Matera, testimoniata dalla autorevole collana editoriale da lui diretta e dalla significativa presenza nella costruzione del prestigioso progetto di ubicare nel territorio lucano, con sede a Matera, la sede distaccata della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro.
La sua scomparsa rappresenta una irrimediabile perdita di valore per la intera comunità materana e lucana, ma la sua testimonianza di vita, distinta per qualità scientifica e per disarmante umiltà, ha segnato quanti hanno avuto il privilegio e l’onore di condividere i suoi progetti e le sue realizzazioni, prima fra tutte l’opera di salvaguardia de “La Cripta del Peccato Originale”. "
 



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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