Linea dura dell'amministrazione comunale a Craco, il ''paese fantasma'' che e' stato sgomberato dal 1963 nell'entroterra materano per un movimento franoso per poi essere ricostruito a dieci chilometri di distanza e che e' stato inserito recentemente nella 'Watch List 2010' del World Monuments Fund, organismo internazionale che si occupa di tutela di siti a rischio e di conservazione del patrimonio culturale, come uno dei 93 siti da salvare nel mondo.
Il sindaco di Craco, Pino Lacicerchia, ha annunciato l'avvio di sanzioni per quanti trasgrediscono le ordinanze che prevedono il divieto assoluto di accedere alla citta' vecchia. Le ordinanze sono state emesse a tutela dell'incolumita' pubblica vista la elevata pericolosita' di edifici e strade. ''Con le forze di un piccolo comune stiamo facendo alcuni sbarramenti temporanei e segnalando nel migliore dei modi tali divieti e pericoli - afferma il sindaco -. Per fare rispettare le nostre ordinanze da sabato scorso abbiamo iniziato a fare anche le multe per chi viola le ordinanze. Non e' bello essere costretti a fare multe anche perche' venire a Craco e' un bisogno dell'anima e dell'umanita', della poesia e suggestione dei luoghi che attrae i visitatori''. ''Al fine di avviare concrete azioni di tutela e valorizzazione del centro storico - aggiunge - ho emanato ordinanze sul divieto di accesso nel vecchio centro storico, abbiamo offerto nuovi servizi per i visitatori e abbiamo lanciato la Craco Card con cui partecipare agli eventi, effettuare una visita suggestiva in sicurezza e fruire dei nostri servizi''. C'e' inoltre la possibilita' di ''parcheggiare nelle aree consentite nel limitrofo rione Sant'Angelo e fare una passeggiata lungo la strada provinciale senza entrare nell'area del vecchio centro delimitata appunto dalla strada provinciale''. Nonostante tutto cio', si rammarica il primo cittadino, ''purtroppo a Craco Vecchia tutti si sentono padroni poiche' abituati allo stato di abbandono degli ultimi 10 anni''. Di qui la decisione di ricorrere alle multe.