Ronchi presenta la sua legge al Senato della repubblica Italiana, motivando l’assoluta necessità di conformarsi alle direttive europee in materia di privatizzazione che, di fatto, non esistono e che viceversa indicano, nelle diverse risoluzioni del 2004 prima e a seguire del 2006 che: “l’acqua è un bene comune dell’umanità e che la gestione delle risorse idriche non può essere assoggettate alle norme del mercato interno…”: non solo! ma nella risoluzione successiva del 2006, l’Europa, dichiara che: “l’acqua è un bene comune dell’umanità e come tale l’accesso alla stessa costituisce un diritto fondamentale della persona umana”. Si auspica, inoltre, continuando nella risoluzione, che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l’accesso all’acqua alle popolazioni più povere entro il 2015.
L’amara considerazione che noi VERDI facciamo non è solo sul piano strettamente sociale, economico ed ambientale per quello che comporterà l’attuazione del decreto Ronchi, ma vogliamo denunciare l’immoralità del metodo con cui questo governo fa passare una vera ennesima porcata a danno dei cittadini come una grande conquista di libertà e democrazia.
L’informazione, i media a cui il governo Berlusconi ci ha abituato a credere, facendo passare per buone tutte le “bugie vere” raccontate in questi anni a difese di leggi che hanno avvantaggiato pochi singoli cittadini a scapito dell’intera popolazione, ci vorrebbe convincere della bontà di una norma palesemente in contrasto con le risoluzioni europee e assolutamente contraria alle più elementari regole di sopravvivenza collettiva.
La privatizzazione dell’acqua significa limitare l’uso alla collettività del bene più prezioso che in natura è offerto gratuitamente e che, viceversa, andrebbe tutelato dall’eventuale controllo e privatizzazione.
La privatizzazione dell’acqua potrebbe rivelarsi un’arma di distruzione di massa in mano ad aziende private che se gestita sciaguratamente e senza scrupolo alcuno, risulterebbe migliaia di volte più potente e letale della bomba atomica.
Infine, siamo convinti che il controllo dell’acqua e la razionalizzazione della stessa ad uso e discrezione di pochi, causerebbe delle gravi conseguenze sul controllo del pianeta da parte di società senza scrupoli.
Questa è l’amara considerazione che noi VERDI facciamo alla luce di quanto in queste ore si sta profilando con l’approvazione del decreto Ronchi.
Berlusconi e la sua maggioranza continua a garantire lobby di potere che con il controllo dell’acqua si arricchiranno ulteriormente a danno dei cittadini costretti, ancora una volta, a subire scelte despotiche in nome di una maggioranza che sta letteralmente minando le basi della vivibilità possibile.
Giuseppe Digilio
Coordinatore Provinciale VERDI Matera