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19/11/2012 12.44.42 - Articolo letto 5125 volte

Campagna WWF "RiutilizziAMO l’Italia", anche a Matera

Stabilimento ex Barilla - Matera Stabilimento ex Barilla - Matera
Media voti: Campagna WWF "RiutilizziAMO l’Italia", anche a Matera - Voti: 2
10 segnalazioni su aree di Matera che potrebbero essere "reinventate"
Matera "Sono stati segnalati  on line su www.wwf.it/riutilizziamolitalia ( tutti i cittadini possono ancora farlo fino al 30 novembre) dieci aree dismesse o degradate del territorio di Matera e abbiamo approntato semplici proposte,  “immaginando come reinventarle a misura d’uomo, comunità e ambiente” (come da  appello del WWF per la Campagna suddetta).
L’associazione del Panda con tale interessante azione chiede ai cittadini di “indicare siti inutilizzati o in stato di degrado compilando l’apposita scheda di censimento on line sul sito www.wwf.it/riutilizziamolitalia, immaginando allo stesso tempo una proposta creativa per riconvertirle,  creando per esse nuove ‘destinazioni d’uso green’ e individuandone il riuso ambientale e sociale evitando così ulteriore consumo di suolo e cementificazione spregiudicata. L’obiettivo del WWF è innescare un movimento culturale e sociale in grado di avviare, regione per regione, il più grande progetto di recupero e riqualificazione del territorio italiano. Un movimento partecipato grazie al quale le comunità locali possano riappropriarsi del proprio territorio, ricostruire lo spazio in cui vivono, con iniziative spontanee e dal basso, che finora può inoltre contare sulla mobilitazione della Rete di esperti locali e di docenti, in progressiva espansione, che al momento coinvolge 11 università per un totale di 22 adesioni” (WWF Italia cit.).
Questa iniziativa segue l’adesione formale al forum italiano “SALVIAMO IL PAESAGGIO, DIFENDIAMO I TERRITORI” (di cui il WWF è dapprincipio uno dei sostenitori) e l’associazione B.R.I.O. da Matera ha voluto ribadire la netta opposizione allo scellerato attacco al paesaggio perpetrato dalla lobby dei costruttori che continua ad imperversare su tutto il territorio comunale, avvantaggiata da una legislazione blanda o addirittura ad essa favorevole (es. L. 106/11) e senza alcun ritegno per le aree sensibili o già gravate da elevati carichi abitativi e già abbondantemente cementificate. La riconversione ad uso collettivo di un luogo in degrado od abbandono, non la sua edificazione (come taluni seguitano a sostenere) è la via che abbiamo seguito in queste segnalazioni.
Nel complesso si registra la grave responsabilità sia dell’istituzione regionale che non è intervenuta per arginare gli effetti negativi di tale normativa nazionale e di cui attendiamo ancora dal 2011 il piano paesistico (http://www.olambientalista.it/ritardi-paesaggistici/), sia di quella comunale, che tarda ad approvare un regolamento urbanistico a zero consumo di suolo, considerato l’elevatissimo numero di appartamenti vuoti e  l’insensatezza delle concessioni edilizie in corso.
Concludiamo con un appello alle associazioni e movimenti che sostengono la battaglia contro la cementificazione del territorio a confermare l’ottimo esempio di mobilitazione civica dato di recente, perché abbiamo il dovere di trasmettere alle future generazioni la ricchezza paesaggistica e naturalistica trasmessaci dai nostri avi.
In allegato la scheda dei dieci siti in degrado e/o abbandono individuati su territorio comunale e segnalati alla campagna nazionale WWF “RiutilizziAMO l’Italia (sicuramente ce ne sarebbero potuti vagliare tanti altri), e alcune foto esemplificative delle aree segnalate."

  1. Casino Dragone – via Fermi
edificio delll''800 anticamente deputato ad attività pastorali e/o casearie circondato da una vasta distesa a verde ed un'area in calcarenite e pietrisco al lato destro. Abbandonato da qualche decennio
A poche centinaia di mt di distanza vi è una scuola elementare.
Proposta di riutilizzo: centro per l'educazione ambientale, sede di conferenze ed attività didattiche.
Nell'ampia area verde attigua proponiamo, come sez. WWF di Matera, un orto botanico
 
 
  1. Area via Sinni - Conversi
area di circa due ettari caratterizzata in parte da vegetazione spontanea ed arbustiva, nella zona inferiore, in parte da alberi di conifere e latifoglie piantumati circa 15 anni fa (ma in parte deperiti per incuria). Presenza di degrado e abbandono rifiuti. Minacciata da speculazione edilizia.
Proposta di riutilizzo:  parco urbano con percorsi per attività sportive e ludico-ricreative
 
 
  1. Cantiere abbandonato in recinto B. Croce
Cantiere abbandonato da quasi trent’anni, ora circondato da recinzione esterna e segni di abbandono rifiuti
Proposta di riutilizzo: centro per attività di protezione civile/sede polizia locale
 
 
  1. area ex Barilla – via Cererie
ampia area abbandonata da circa 10 anni, che ospitava il pastificio Barilla.
Proposta di riutilizzo: area mercatale/fieristica permanente, come proposto in passato anche da altri movimenti cittadini
 
 
 
  1. edificio ex Biennio Itis – via San Pardo
edificio che ospitava il Biennio dell’Istituto Tecnico Industriale Statale, abbandonato da circa 12 anni e in stato di degrado, anche statico.
Proposta di riutilizzo: centro per attività di accoglienza donne in difficoltà
 
 
  1. ex centrale del latte di Matera – via delle Nazioni Unite
edificio deputato al confezionamento del latte per Matera. Abbandonato da 10 anni circa.
Proposta di riutilizzo: casa delle associazioni
 
 
 
  1. villetta Bronzini – via Lucana
villetta nobiliare dell’’800 abbandonata da circa cinquant’anni, circondata da area verde e pini secolari.
Proposta di riutilizzo: museo ed orto urbano
 
 
 
  1. area degradata sotto S. Rocco – via Casalnuovo
ampia area tra la strada storica via Casalnuovo e una parte più recente sovrastante sulla cui   sommità sorge la Chiesa di s. Rocco. L'area in questione è un sito rupestre coperto da fitta vegetazione e in forte stato di abbandono. Si vedono chiaramente tre aperture squadrata lungo due dei suoi lati, probabilmente ambienti scavati.
Proposta di riutilizzo:  area giochi attrezzata per bambini e allestimenti artistici nelle strutture cave (es. presepe permanente)
 
 
  1. area rupestre tra S. Vito e la Gravinella – c.da S.Vito – La Gravinella
vasta area rupestre di riconosciuta valenza paesaggistica, naturalistica, storica e antropologica, caratterizzata da vegetazione spontanea rada ed arbustiva e da macchie di oliveti. Presenti in zona cave in tufo dismesse e una nota chiesa rupestre oggetto di culto. Poco distante è in attuazione un contestato piano di lottizzazione
Proposta di riutilizzo: valorizzazione naturalistica dell'area, consolidamento della sentieristica verso le testimonianze rupestri presenti, in raccordo naturale col territorio del Parco della Murgia Materana confinante, attuazione tutela delle specie floristiche presenti
 
 
  1. edificio mai utilizzato - via Collodi
Edificio costruito circa 20 anni fa, ma mai utilizzato. In  stato di visibile degrado.
Proposta di riutilizzo: distaccamento di servizi pubblici comunali



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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