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25/01/2013 12.23.40 - Articolo letto 2968 volte

De Filippo: Riattivare immediatamente ammortizzatori sociali in deroga

Vito De Filippo Vito De Filippo
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“Dalla Conferenza delle Regioni atteggiamento responsabile, ci aspettiamo altrettanto dal Governo. Non basta snocciolare numeri, i problemi vanno risolti e non creati”
Basilicata “Le Regioni hanno assunto una posizione chiara sulla vicenda del blocco del pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga, evidenziando sia come siano stati disattesi gli accordi, sia come ci sia un evidente disparità di trattamento rispetto a quanti fruiscono della cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Ma c’è un principio in più che deve guidarci ed è quello della tenuta sociale e dell’evitare che atteggiamenti burocratici spingano le persone nel dramma”.  Lo ha sostenuto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, dopo l’invio di una lettera di sollecitazione a superare il problema da parte della Conferenza delle Regioni al presidente del Consiglio, Mario Monti, e ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero.
“Le responsabilità di Governo del Paese – ha aggiunto De Filippo - non possono limitarsi ad operazioni algebriche, ma devono partire dai problemi e untare alle soluzioni Aver bloccato i pagamenti a chi gode degli ammortizzatori sociali significa invece che il problema è stato creato, un po’ come è stato per la questione degli esodati,  e comunque ora è necessario porvi rimedio. Le Regioni mantengono il loro atteggiamento di responsabilità, ma è necessario che altrettanto venga fatto a Roma”.

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME
Lettera a Mario Monti ed Elsa Fornero

"IL PRESIDENTE
Prot. n. 382/C9LAV Roma, 24 gennaio 2013

Egregio Professore
Mario Monti
Presidente del Consiglio dei Ministri
Gentile Prof.ssa
Elsa Fornero
Ministro del Lavoro e delle
Politiche sociali R O M A
Onorevole Presidente,
mi preme evidenziare la forte preoccupazione delle Regioni riguardo al blocco dei pagamenti ai lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga, da parte dell’Inps, che si è verificato nel Paese a partire dall’inizio dell’anno.
Desidero ricordare che le Regioni hanno sottoscritto Accordi sugli ammortizzatori sociali in deroga (12 febbraio 2009 e 20 aprile 2011) che prevedevano, oltre alla competenza autorizzativa, una loro compartecipazione finanziaria (del 30% e successivamente del 40%), sulla base della quale le stesse si sono impegnate a programmare ed attuare, a favore dei lavoratori percettori di tali trattamenti, politiche attive del lavoro che hanno portato ad una concreta ed innovativa applicazione del principio della “condizionalità” tra politiche attive e passive.
L’Accordo del 20 aprile 2011, articolo 18, prevedeva peraltro l’impegno del Governo a finanziare con risorse proprie gli ammortizzatori sociali in deroga nel caso in cui le esigenze avessero superato le risorse individuate nell’Accordo del 12 febbraio 2009.
Nonostante gli accordi presi e le rassicurazioni date dal Ministro in incontri formali con le Regioni, le sedi Regionali INPS hanno bloccato i pagamenti sia della CIG che della mobilità in deroga, relativi a periodi dell’anno 2012, ma inviati dalle Regioni all’INPS a partire dal 2 gennaio 2013, in attuazione di quanto disposto dal Ministero con nota n.0045199 del 20/12/2012 - richiamata nel messaggio INPS n. 21164 del 21/12/2012 - con la quale si ordinava all’INPS di effettuare i pagamenti di mobilità in deroga e le
autorizzazioni di concessione di CIG in deroga per il 2012 soltanto per prestazioni relative a provvedimenti di concessioni regionali pervenute all’Istituto entro il 31 dicembre 2012.
In seguito a tale situazione si evidenzia che in data 20 dicembre 2012 e 11 gennaio 2013 sono state scritte dal Coordinamento delle Regioni due lettere al Ministro Fornero, sottolineando l’impossibilità tecnica per le Regioni di ottemperare a quanto richiesto dal Ministero per le ragioni in esse analiticamente indicate ed evidenziando la pesante difformità di trattamento che le decisioni del Ministero determinano tra lavoratori che possono usufruire della cassa ordinaria e straordinaria per i quali non risultano, anche in relazione ai tempi di autorizzazione ministeriale, operare blocchi dei pagamenti.
Pertanto, esprimo la richiesta delle Regioni che vengano assicurati i trattamenti spettanti ai lavoratori che ne hanno maturato diritto, sottolineando l’urgenza che sia rimosso il blocco dei pagamenti, anche al fine di scongiurare inevitabili tensioni di ordine sociale.
Le Regioni, consapevoli di aver adempiuto pienamente a quanto previsto dagli Accordi tra Stato e Regioni, chiedono al Governo di rispettare gli impegni presi e colgono l’occasione per sottolineare nuovamente la grave situazione relativa alle risorse ad oggi assegnate alle Regioni, per l’annualità 2013, che risultano nettamente insufficienti a garantire le esigenze dei territori."



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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