“L'approvazione del Piano di Interventi Ambientale regionale (PIEAR) rappresenta un'occasione importante di sviluppo per le piccole e medie imprese della Basilicata a condizione che la Regione operi scelte precise nel sostegno alle imprese operanti nel settore della produzione di componenti per l’energia rinnovabile”. Lo afferma Leonardo Montemurro Segretario regionale Cna, per il quale il piano recentemente approvato potrebbe costituire uno stimolo alle imprese del settore metalmeccanico, investite come altre dalla crisi per cimentarsi in una operazione di riconversione produttiva. “E quale migliore occasione – aggiunge - di quella della costruzione di componenti per impianti per energia rinnovabile (solare/termico, fotovoltaico, eolico, geotermico) dal momento che i trend di crescita del settore viaggiano anno dopo anno a valori sopra le due cifre. Già un paio di anni or sono la Cna organizzò corsi di autocostruzione per mini impianti eolici ai quali hanno partecipato diversi imprenditori del settore della meccanica, interessati a diversificare le proprie attività, ma la mancanza del Piear rendeva le prospettive del settore a livello regionale alquanto incerte. Oggi ci sono le condizioni per rilanciare, con specifico riguardo al tema delle energie rinnovabili, altri territori a vocazione industriale come la Val Basento o la zona industriale di La Martella a Matera. Un’autorevole testata giornalistica nazionale qualche giorno fa censiva in oltre 100.000 le figure professionali nel settore delle energie rinnovabili assenti dal mercato del lavoro italiano; se moltiplichiamo questo dato per tutti le Nazioni Europee ancora in ritardo al riguardo come l’Italia, è facile capire come i potenziali posti di lavoro diventino sicuramente maggiori del milione”.
”Altro aspetto non trascurabile – aggiunge Giovanni Coretti Presidente Regionale Cna – derivante dall’approvazione del Piear, è la possibilità di mettere finalmente in campo azioni sinergiche tra i vari enti, in primis la Sel, per offrire realmente al tessuto produttivo lucano costi competitivi riguardo all’energia, senza dimenticare che questo fattore, unito ad altri fattori localizzativi presenti nella nostra Regione (alto tasso di scolarizzazione, criminalità poco presente, aree industriali mediamente infrastrutturale) può divenire un ottimo elemento di attrazione territoriale per nuovi investitori. Tutto ciò al fine di creare nuove imprese, nuova occupazione e ricchezza in territori grandemente lacerati da una crisi economica che rischia di divenire sociale in misura maggiore di quanto lo è in questo momento con conseguenze imprevedibili per tutti”.