Un Paese che fa il suo ingresso in un altro dalla porta sul retro. Così può essere considerato il fenomeno della badante, figura che rappresenta il 42% dei collaboratori domestici in Italia. Questi dati sono riportati nella mostra “Onora il padre e la madre. Badanti” aperta presso gli spazi espositivi della Mediateca Provinciale di Matera dal 9 al 29 gennaio 2010. L’artista Valeria Roberto, fotografa indipendente italiana che risiede a Parigi, ha cercato di indagare coi suoi scatti la condizione esistenziale di quattro donne originarie rispettivamente della Polonia, dell’Ucraina, della Romania e della Moldavia, Paesi che hanno abbandonato per lavorare in Italia come badanti. Nelle immagini risaltano occhi stranieri che raccontano un “trasloco” di sentimenti ed emozioni assolutamente non indolore ma anche visi straordinariamente familiari perché segnati da sofferenze intime condivisibili ed espressioni tirate dalla perdita di affetti che nessuno potrà mai restituire. L’obiettivo di Valeira Roberto è riuscito a dar voce all’altro lato di questo fenomeno, spesso visto non di buon occhio soprattutto dalla cultura locale: la cura e l’assistenza che queste donne prestano a bambini e ad anziani in Italia possono ripagare, in parte, la coscienza di una madre o di una figlia sfortunata che non può accudire prole e genitori nel proprio Paese. Laureate, diplomate, ma soprattutto grandi lavoratrici, risparmiano per sé e per le proprie famiglie lontane che, nei casi più fortunati, riescono a far arrivare in Italia con viaggi clandestini, lunghi e disumani. Lo smantellamento del sistema di garanzie socio-economiche nell’area postcomunista e il progressivo invecchiamento della popolazione italiana sono trame che conducono ad un nodo centrale: l’incontro tra due popolazioni che necessitano le une delle altre, a dispetto di qualunque limite razzista.