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28/02/2013 13.32.49 - Articolo letto 3034 volte

Vespe sulle elezioni politiche 2013

Beppe Grillo a Matera - 22 dicembre 2012 (foto SassiLand) Beppe Grillo a Matera - 22 dicembre 2012 (foto SassiLand)
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"Il grande vincitore è il movimento a 5 stelle"
Matera "I verdetti sulle elezioni politiche del 2013 sono ormai definitivi. Sono verdetti duri e feroci che la comunità politica “da palazzo” avrebbe potuto, esercitando in modo adeguato la dovuta responsabilità, almeno mitigare. Il grande vincitore è il movimento a 5 stelle che ha saputo con grande intelligenza rappresentare la protesta ed il malcontento così diffuso nel nostro paese e tradurlo in forza parlamentare anche se con un programma vetero-statalista. Ricordo quando come consigliere comunale fui mandato a rappresentare il comune di Matera a Bologna per partecipare ad una conferenza internazionale sull’uso della rete ed  internet e la vivibilità nelle nostre città. Ci fu una meravigliosa relazione di Umberto Eco il quale spiegò che la rete non doveva sostituire le piazze reali con quelle virtuali quanto piuttosto moltiplicare le opportunità delle persone di incontrarsi e socializzare “live”. Proprio in virtù di questa illuminante relazione ho sempre valutato con molto sospetto la fanatica fiducia nelle rete di Grillo e l’ebbrezza di  libertà assoluta che gli ispira. Purtroppo nessuno lo ha ancora informato che il WEB è stato inventato dai militari americani e che il cervellone centrale al Pentagono da dove transitano tutti i messaggi del mondo è presidiata da un maresciallo che li legge proprio tutti….altro che libertà!! Grillo invece ha smontato il mio sospetto, allineandosi completamente alla dottrina Eco, quando invece ha preferito battere tutte le piazze reali del nostro paese per toccare gli occhi ed il cuore della gente; mentre gli altri leader incontravano i propri elettori, in ambienti chiusi, claustrofobici, controllati, addirittura in aristocratici loft, per non parlare di chi appariva solo in video. Lo Tsunami tour è stata la carta vincente che ha fatto lievitare vertiginosamente le sue quotazioni elettorali.
La vittoria inutile invece è andata al blocco di sinistra guidato da Gargamella-Bersani. Il risultato ha sfiorato in negativo quello del 94, scongiurato solo per una manciata di voti. Questo risultato conferma una realtà ormai storica ineluttabile in Italia di una sinistra che non è affatto maggioritaria nel nostro paese. Una verità del quale era ben consapevole lo stesso Berlinguer. Poteva al contrario stravincere con Renzi. Giovane, brillante, moderno, kennediano avrebbe catturato una marea di voti al di fuori del recinto della sinistra. L’unico vanto del PD sventolato durante la campagna elettorale è stato quello di aver fatto le primarie. Sono state in verità primarie congegnate in modo tale da esaltare l’apparato di partito fotografando banalmente gli equilibri interni al PD.  Trasformatisi poi in farsa  psicodrammatica quando si è trattato di scegliere anche i candidati. Le primarie così celebrate rischiano di essere addirittura controproducenti se non si cercano di ripercorrere con esse le dinamiche elettorali nel paese.  La campagna elettorale è stata condotta così alla vecchia maniera contando sulla forza d’urto dell’apparato di partito, puntando spocchiosamente sull’autosufficienza della sinistra, con un programma che ha parlato  poco o per nulla di una sinistra moderna e molto appiattita, al contrario, ad una sinistra conformistica conservatrice quale quella rappresentata da SEL. Lo stesso ragionamento fatto da D’Alema qui a Matera più che sui contenuti, si è soffermato sull’importanza per il governo del paese di poggiare su di un partito forte.
Un altro vincitore è stato sicuramente Berlusconi. Un vero e proprio leone, combattente  dalle mille risorse che, al contrario del PD, è riuscito a tamponare l’emorragia di voti in favore dell’astensionismo e di M5S anche e soprattutto grazie all’assist riesumativo  fattogli da Michele Santoro e Marco Travaglio. Berlusconi, volente o nolente, pur avendo fallito tutte le mete politiche  che si era proposto di centrare, rappresenta un blocco di potere nel paese ancora poderoso. Perfettamente speculare alla resurrezione di Berlusconi è il crollo di Monti (caro Monti il bicchiere è proprio vuoto altro che mezzo pieno!). Un Partito Popolare in stile  Europeo può risorgere nel nostro paese solo con l’eclissamento del berlusconismo. Eclissamento che per questa tornata ancora non è avvenuto. Ha inoltre sbagliato drammaticamente campagna elettorale (Axelrod non è servito!). Avrebbe dovuto tenere duro sull’importanza di mantenere una linea di rigore per il nostro paese ponendo l’enfasi sul suo ruolo centrale in Europa per quanto riguarda la promozione della crescita. Ha al contrario abbandonato questo suo copione per inseguire con moderazione, mista a  incertezza, le balle pornografiche sparate da più parti  sull’alleggerimento disinvolto  delle tasse che sono arrivate addirittura a favoleggiare la restituzione di tasse pregresse (ma quando mai è accaduto questo in Italia!).
Cosa fare oggi dopo che le elezioni ci hanno regalato un Senato ridotto ad una Vietnam senza maggioranza? Qua ci soccorre  la storia ! Nella repubblica di Weimar nel 1933 un certo Hitler si affermò come terza forza del paese alla pari dei socialisti e del “Zentrum” non permettendo così la formazione di un governo. Si andò così a nuove elezioni stravinte questa volta dall’imbianchino. Poi sappiamo tutti come andò a finire.
Forte di queste esperienze pregresse è via obbligata caro Gargamella andare ad un accordo forte  con il PdL per governare una volta tanto veramente bene questo  nostro paese, se mai per tutta la legislatura (altro che governicchio!), prendendo provvedimenti di natura strategica utili a rilanciare la crescita. E’ solo il buon governo che può battere il populismo!  Spero che comprendiate lo snodo cruciale che sta affrontando il nostro paese e possiate  esercitate una buona volta quella responsabilità al di fuori della quale la politica muore ed il populismo trionfa!!   
 
Francesco Vespe    "      



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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