In riferimento ai gravi episodi di violenza e di intolleranza umana, nei confronti di alcuni operatori radiotelevisivi della locale TRM, esprimo vicinanza personale e solidarietà professionale all’amico Andrea Rospi e a tutta la redazione, per quanto accaduto domenica allo stadio.
Una partita di calcio, ed una qualsiasi manifestazione pubblica in generale, non può diventare una valvola di sfogo per alcuni esaltati che, elevando a pretesto ragioni di pseudo-fedeltà ad un sodalizio di club, affossano di fatto una pacifica tradizione civica e culturale, quale Matera rappresenta da tempi memorabili, umiliando una intera e laboriosa comunità di persone perbene.
Alla parte sana della tifoseria locale invece, il monito di isolare ed estromettere dal contesto ludico-sportivo, tali gaglioffi, convinto come sono del fatto che essi rappresentino solo se stessi, o comunque una minoranza che non trova diritto di cittadinanza nella mite Matera.