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06/02/2010 14.14.43 - Articolo letto 6241 volte

Vergogna italiana per la felicità di pochi

Attività venatoria Attività venatoria
Media voti: Vergogna italiana per la felicità di pochi - Voti: 0
Si è assistito a persistenti tentativi per incrementare il periodo di caccia
di ALDO PAOLICELLI
Matera

Come spesso accade da alcuni mesi a questa parte, si è assistito a persistenti tentativi in tutti e due i rami del nostro parlamento, per incrementare il periodo di caccia. Una breve ricapitolazione è d'obbligo. Ad oggi, l'art 38 del ddl Comunitaria, regolante la materia, stabilisce che la stagione di caccia non può superare i 5 mesi e che le regioni possono modificare tale arco temporale solo in senso riduttivo.  Da un anno a questa parte, si è assistito a veri e propri blitz in parlamento, con i quali si è tentato d'infilare emendamenti volti a dare potere alle regioni di derogare a questo periodo incrementandolo. Nei giorni scorsi, un ulteriore incursione ha dato i frutti sperati, facendo a provare la modifica che permette di derogare al limite temporale vigente oggi. Qualcuno dovrebbe domandarsi come mai la stagione di caccia sia sempre stata ristretta a "soli" 5 mesi. Il perché è presto detto: nei periodi nei quali è proibito cacciare, sui nostri cieli, è possibile assistere alle migrazioni di svariate specie di uccelli provenienti da altri paesi che, con il divieto di caccia, possono tranquillamente percorrere il nostro territorio per raggiungere le loro mete. I buoni motivi non si limitano solo a questi. Limitare la foga delle doppiette, garantisce passeggiate estive tranquille a quanti non vanno nei boschi per uccidere uccelli (spesso per il solo gusto di sparare a qualcosa) ma semplicemente per godere della natura in piena tranquillità. Con questa modifica, per ora passata al senato ma che nei prossimi giorni arriverà alla camera per il vaglio definitivo e la conseguente promulgazione, tutte queste tutele verrebbero meno. Molti l'hanno definita una vera e propria licenza di uccidere e forse si tratta proprio di questo. L'attività distruttiva di caccia, se non debitamente regolata, potrebbe avere conseguenze disastrose per il nostro ecosistema. Consentire di sparare a febbraio, periodo di migrazione, significherebbe mettere a repentaglio la sopravvivenza di specie transitanti sul nostro territorio solo provvisoriamente. Inoltre, privare i cittadini non cacciatori, titolari di diritti, della possibilità di godere dell'ambiente in tranquillità e senza dover sentire intorno a se le fucilate di questi rambo in miniatura e, soprattutto, senza aver paura di essere scambiati per fauna selvatica se ci si addentra troppo nel bosco (gli esempi di cacciatori sparatisi tra di loto non mancano) è un atteggiamento deplorevole da parte dei nostri rappresentanti in parlamento. Un equo compromesso è quello sussistente fino ad oggi, che lascia adeguati spazi temporali ad ambedue le categorie di persone. L'intento che noi del Wwf ci proponiamo di raggiungere con questo breve articolo è quello di informare i cittadini sulla situazione che questa delicata materia sta attraversando e di coinvolgerli in un'iniziativa, lanciata dal Wwf Italia, con la quale si invitano tutti i cittadini contrari a questo scempio ad esprimere il proprio pensiero in un apposito blog, predisposto al seguente sito http://cacciastop.wordpress.com.
L'unico sprazio di luce offerto dalla modifica della quale si discute, è che l'eventuale prolungamento della stagione venatoria, operato da ogni singola regione, dovrà ottenere il parere favorevole dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Ci auguriamo fin d'ora che, nell'ipotesi in cui questa sciagurata modifica dovesse passare, l'ente sopracitato, anteponga a tutto la conservazione del nostro territorio dal punto di vista faunistico, adempiendo le proprie funzioni in piena indipendenza. La speranza è, inoltre, che le regioni facciano la loro parte,  non usufruendo della possibilità, eventualmente offerta a livello normativo, di derogare ai canonici 5 mesi.
Non sappiamo se questa deregulation selvaggia, guarda caso promossa con veemenza a ridosso delle elezioni, sia finalizzata ad accaparrarsi i voti del "partito delle doppiette" e, per quanto ci riguarda, non ci interessa. La promessa che qui vien fatta è che il tutto sarà controllato e monitorato da noi, da altre associazioni e da molti cittadini, stanchi di dover subire le vessazioni delle lobby più forti, anche a discapito dei propri diritti e del comune buon senso.




Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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