"Non sono io che sono cambiato ma è il gruppo che ha tradito i suoi principi e soprattutto i suoi elettori"
"Quando, qualche anno fa,- afferma il consigliere comunale Michele Paterino - ho deciso di aderire all’IDV, è stato soprattutto perché in esso ho trovato una corrispondenza di valori, ma devo ammettere che da qualche tempo si è man mano evidenziato sempre di più un processo di distacco fra me e il partito ( una azione politica incoerente con i principi e i valori fondanti del partito stesso, una classe dirigente sempre più screditata interessata prevalentemente a mantenere il proprio potere e sempre pronta , in caso di necessità, a prendere il volo verso lidi più sicuri, a non a far crescere il partito, ad isolare i dissidenti o i militanti più critici).
Mi sono battuto insieme ad altri per affermare un pluralismo dentro il partito, rivendicando il diritto di dissentire ,di esprimere sempre il mio pensiero sulle diverse questioni, pur senza mai rinunciare a cercare una mediazione ragionevole tra le mie convinzioni e quelle degli altri (sia con il gruppo consiliare sia con la maggioranza di centrosinistra). Forse non è questa la democrazia??
Il non essermi piegato alla nomenclatura del partito ha prodotto, come ritorsione, l’espulsione “farsa” dal partito, (mai ratificata dagli organismi a ciò deputati), espulsione attuata anche in palese violazione delle norme statutarie. Per non parlare della illegittima estromissione da tutte le commissioni consiliari permanenti su ordine della segreteria provinciale. Il partito della legalità che agisce al di fuori della legge…..
Pur sostenendo da sempre che se una persona viene eletta in un gruppo ha il dovere di rimanerci per l’intera legislatura e provare a lavorare al suo interno per realizzare gli impegni assunti con gli elettori. Ma se vengono meno le condizioni per farlo, se il gruppo in cui si appartiene ha subito una mutazione genetica irreversibile che invece di occuparsi di “politica” ritiene più utile e conveniente, pur di conservare determinate postazioni di potere, avere un atteggiamento poco critico nei confronti della azione di governo del centrosinistra che è risultata sino a questo momento del tutto inadeguata rispetto agli impegni assunti con gli elettori, un gruppo che non accetta il dissenso e il confronto democratico, allora tutto diventa più difficile. Tutto ciò è evidente che ha fatto maturare in me la decisione di non ritenere più possibile la mia permanenza nel gruppo di Idv.
Non sono io che sono cambiato ma è il gruppo che ha tradito i suoi principi e soprattutto i suoi elettori. Infatti, il risultato elettorale ha decretato la fine dell’Italia dei valori, un partito che il sottoscritto credeva che dovesse rappresentare una forza di rinnovamento della politica, ma che invece ha praticato metodi e azione politica da prima repubblica.
Per queste ragioni ho deciso di abbandonare, dopo circa quattro mesi di isolamento, il gruppo dell’Italia dei valori e di aderire al gruppo misto.
Continuerò da “indipendente” a stimolare il centro sinistra a mantenere gli impegni assunti con gli elettori , a contribuire in modo propositivo e se necessario anche critico all’azione di governo per corrispondere al meglio ai bisogni e alle aspettative dei cittadini, ad affrontare con maggiore senso di responsabilità le diverse questioni e a non accontentarmi più del meno peggio e quindi a votare a favore solo di quei provvedimenti che vanno nella direzione di perseguire gli interessi della comunità . In poche parole a tentare di far ritornare la politica al suo significato originario, alla politica intesa esclusivamente come servizio e buon governo della cosa pubblica."