Quotazioni in diminuzione per gli immobili in città. È quanto sostiene un rapporto dell'ufficio studi Gabetti, franchising nazionale di agenzie immobiliari. Secondo lo studio, che però non indica i criteri utilizzati per l’indagine conoscitiva, la flessione sulle quotazioni delle case sarebbe a Matera del 2,6% sugli immobili usati nel secondo semestre del 2009. Dato poco attendibile vista l'immobilità del mercato locale e la costante diminuzione dei prezzi al metro quadro del mercato reale rispetto a quanto sostenuto dallo studio Gabetti. Secondo Gabetti la "stabilità delle quotazioni nelle zone centrali. Ha sofferto soprattutto il ceto medio, nella fascia di spesa da 150 a 250 mila € e le giovani coppie, che per l’incertezza occupazionale si sono affacciate meno sul mercato immobiliare. È quanto rilevato dall’ufficio studi di Gabetti Property Solutions, che evidenzia anche come permanga difficile il contesto economico nell’area, che ha visto la chiusura o il ridimensionamento, di diverse società nel settore dei “salottifici” e “pastifici” che caratterizzavano l’economia di Matera. Ci sono stati conseguenti effetti sul mercato immobiliare locale, con la stabilizzazione dei tempi di vendita su periodi lunghi di 6-8 mesi, salvo qualche eccezione. In termini relativi, si sono trattati maggiormente appartamenti da 300 mila € in su, adatti a chi dispone di liquidità. L’investimento immobiliare è una motivazione d’acquisto presente. L’investitore con 100-130 mila € punta al bilocale da 50 mq, da affittare a 300-350 € al mese. I canoni locativi sono rimasti stabili. Il posto letto costa agli studenti universitari 150-180 € al mese. L’università è frequentata in gran parte di provinciali che si spostano giornalmente per seguire le lezioni, per questo i canoni non sono cari. Nel Centro Storico, ricco di case in tufo, i prezzi delle soluzioni da ristrutturare sono in media di 2.500 € al mq. Si possono raggiungere top prices di 3.000-3.500 € al mq per il nuovo/ristrutturato. In via Dante e in via Lucana, soluzioni da ristrutturare costano 1.800-2.000 € al mq e raggiungono i 2.300 € al mq, se in buono stato. Le quotazioni hanno tenuto per il fatto che non si costruisce più niente in zona e l’offerta di nuovo è ridotta. Giovanni Martemucci
Quotazioni simili anche nelle centralissime via Aldo Moro e via La Malfa, che beneficiano della presenza del Centro Direzionale, situato alle spalle del Palazzo Comunale e del Tribunale. Ospita uffici, negozi ed abitazioni, e si differenzia dal resto della città per la notevole crescita in altezza degli edifici, oltre alla riduzione degli spazi verdi comuni. Le quotazioni sono di 3.000-3.200 € al mq ai piani alti.
Verde e tranquilla la zona di via Brancaccio ha condomini degli anni ’70-’80 con prezzi per il ristrutturato di 2.200-2.300 € al mq e per il nuovo compresi fra i 3.000 e i 3.200 € al mq. Esclusiva via Caropreso, più centrale rispetto a via Brancaccio, qui si trovano anche ville singole degli anni ’70 che arrivano a costare 700 mila €.
Il rione Piccianello pur essendo popolare, è però richiesto perché servito e vicino al Centro e a via Nazionale. Immobili degli anni ’50-60 da ristrutturare costano 1500 € al mq, in buono stato il valore cresce a 2.000 € al mq.
Sempre popolare il rione Serra Venerdì, semicentrale, ma meno richiesto perché più degradato rispetto a rione Piccianello. I valori sono simili, per l’usato si spendono in media 1.500 € al mq, che salgono a 2.000 € al mq per il nuovo.
Si costruisce prevalentemente in zona Giada e queste sono destinazione soprattutto di giovani coppie. Si tratta di villette a schiera, realizzate da privati, in vendita a 2.200-2.300 € al mq. Le rare cooperative presenti in zona riescono a proporre quadrilocali con box a 150-160 mila €, valori molto convenienti. Una problematica per il capoluogo è la scarsa presenza di cooperative, che potrebbe contribuire, calmierando i prezzi, ad avvicinare una parte della domanda meno abbiente all’acquisto immobiliare. Via La Martella, sempre nella zona settentrionale è più richiesta, perché vicina alla zona industriale PAIP, dove molti materani lavorano. Al suo centro vi è il cosiddetto “Grattacielo” di via La Martella, un palazzo di 13 piani più tre sotterranei. In quest’area è previsto che si sblocchi l’edilizia di cooperativa, con diritto di superficie a 99 anni. Nella zona dei Sassi invece si stanno ristrutturando degli immobili, per assegnare case popolari. Fra i progetti si ipotizzano realizzazioni residenziali in zona nazionale (Il Quadrifoglio) oltre a una lottizzazione nella parte meridionale del capoluogo, vicino all’Ospedale nuovo". Fin qui lo studio di Gabetti che tuttavia risulta poco convincente anche relativamente ai lotti in costruzione a Giada definita zonda di “costruzioni destinate soprattutto a giovani coppie con tipologia di villette a schiera in vendita a 2.200-2.300 € al metro”. In realtà le abitazioni in costruzione lì sono sì villette, ma di grossa metratura corredate di mansarda o tavernetta e dunque raggiungono costi sicuramente fuori dalla capacità economica delle giovani coppie. Analisi “grossolana” anche sul rione Piccianello descritto “con ha strade larghe, palazzi di dimensioni contenute, che pur essendo popolare, è però richiesto”; mentre Serra Venerdì sarebbe “meno richiesto perché più degradato rispetto al rione Piccianello”. In quest’ultimo caso non si tiene conto del valore urbanistico di Serra Venerdì, storico rione materano progettato dai nomi più importanti dell’architettura italiana degli anni ’50. Insomma quella di Gabetti è una fotografia non proprio fedele del mercato immobiliare materano le cui dinamiche sono state sconvolte dalla crisi economica e dal fallimento di tante imprese locali come i salottifici.