Nulla da invidiare al Carnevale di Venezia. “Mascherada” la festa svoltasi sabato sera a Palazzo Bernardini di Matera è stato un evento sontuoso e fuori dal comune, almeno per la formula proposta. Quasi 250 persone finemente vestite in abiti del ‘500, del ‘600 e del ‘700 hanno dato vita a questo singolare evento celebrato nelle splendide sale affrescate dello storico palazzo di piazza Sedile. La bellezza e ricercatezza dei costumi messi a disposizione dall’organizzazione e indossati dagli invitati al loro arrivo, hanno contribuito alla riuscita di un happening dall’atmosfera elegante e raffinata. Merito anche della scelta di illuminare gli ambienti con la luce soffusa delle candele utilizzando esclusivamente gli antichi candelabri a soffitto, tra gli arredi storici storico di palazzo Bernardini. Durante la serata volti asessuati celati da maschere bianche o nere hanno lasciato soltanto trasparire la loro personalità attraverso sguardi maliziosi opposti a pose statuarie, studiate con consumato senso del teatro. Tra i costumi storici c’erano epigoni della grande tradizione veneziana del Settecento ma anche personaggi di varie epoche: da Marco Polo a Casanova, dal Re Sole a Maria Antonietta, fino ai fasti della Belle Epoque, passando attraverso l'opulenza del XVI secolo. Sete e velluti, broccati e damaschi, tagliati e cuciti con abile maestria, impreziositi da pizzi e ricami, sono stati esibiti con disinvolta eleganza e civetteria per diventare, come un tempo, abili strumenti di seduzione. Il Carnevale dei "nobili" e delle "dame" tutti con le loro voluminose parrucche, ha seguito un apprezzato cerimoniale che ha visto anche l’esibizione di artisti, musicisti e di un mago; mentre tra un ballo e l’altro i partecipanti alla festa hanno potuto gustare il cibo preparato e offerto secondo la tendenza, recentissima, del finger food. Questa prima edizione di Mascherada ha rappresentato forse un Carnevale un po’ meno "pubblico", ma come evento “one-off” ha regalato ai partecipanti la possibilità di immergersi piacevolmente in atmosfera d'altri tempi fatta di mistero ed ambiguità.
Giovanni Martemucci