Si celebra domenica prossima a Matera la “Terza Giornata Nazionale delle Ferrovie dimenticate” organizzata dall’associazione Il Ciclamino che riunisce gli appassionati di bicicletta, escursioni e natura. Per l’occasione si percorreranno alcuni tratti della vecchia ferrovia Matera-Montalbano. Il percorso in gran parte su sterrato è fatto da saliscendi con salite non impegnative e dalla salita finale per Matera che è impegnativa. La partenza è prevista per le ore 8 e 30 da Piazza Vittorio Veneto con rientro previsto per le 14. Alla passeggiata possono partecipare anche i non soci che però dovranno firmare il foglio di presa visione del regolamento di escursione. La tratta Matera-Montalbano è di circa 65 km. Costruita negli anni del fascismo, è stata dismessa negli anni 70. Attualmente il sedime è ancora presente a tratti, molti sono stati spietrati per allargare il seminativo. L'Ente parco ha sistemato circa 1 km di sedime che porta a Villaggio Pianelle, dove di recente è stato inaugurato un centro visite. E' l'occasione per fare un sopralluogo di quello che rimane e di quello che potrebbe essere riutilizzato a fini cicloturistici. L'iniziativa nasce con lo scopo di conservare la memoria dei tracciati ferroviari non più utilizzati esistenti in Italia. Infatti, anche nel nostro paese, a partire dagli anni '40-50 lo sviluppo dell'industria automobilistica ha portato alla dismissione di migliaia di chilometri di linee ferroviarie, cui si aggiungono i tratti di linee attive abbandonati in seguito alla realizzazione di varianti di tracciato. “Si tratta” sostiene Francesco Venezia, presidente del Ciclamino “di un patrimonio importante che si snoda nel territorio e collegano città, borghi e villaggi rurali, di opere d'arte (ponti, viadotti, gallerie), di stazioni e di caselli (spesso di pregevole fattura e collocati in posizioni strategiche), che giacciono per gran parte abbandonati in balia dei vandali o della natura che, piano piano, se ne riappropria. Un patrimonio da tutela e salvare nella sua integrità, trasformandolo in percorsi verdi per la riscoperta e la valorizzazione del territorio o ripristinando il servizio ferroviario con connotati diversi e più legati ad una fruizione ambientale e turistica dei luoghi”.
Giovanni Martemucci