Nova Siri, tragica battuta di pesca subacquea

Pesca subacquea

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Un appassionato sub 37enne era disperso dal tardo pomeriggio di martedì nelle acque antistanti Amendolara. Il suo corpo è stato ritrovato ieri privo di vita dopo diverse ore di ricerche.
di ANTONIO GRASSO

Nova Siri Era uscito in mare, col gommone, per una battuta di pesca subacquea. Ma a riva non ha fatto più ritorno. E così la perlustrazione marina è finita nel peggiore dei modi. Tanto che dopo diverse ore di ricerche il corpo di Pasquale Barnabà, disperso dal tardo pomeriggio di martedì nelle acque antistanti Amendolara, è stato ritrovato privo di vita. Al momento ancora non è chiara né la dinamica né le cause del decesso dell’appassionato sub 37enne di Nova Siri, tecnico installatore nella vita. Bisognerà attendere l’esito dell’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. Prima del ritrovamento del cadavere sui fondali marini da parte dei sommozzatori c’era già stato quello del gommone (col quale lo stesso Barnabà era uscito in mare ndr) al largo di Amendolara, in direzione del molo di San Francesco. A far scattare l'allarme, intorno alle ore 22 di martedì sera, erano stati i famigliari del giovane. Preoccupati per il mancato rientro del loro congiunto, si erano rivolti ai carabinieri di Rocca Imperiale che - con i colleghi di Roseto Capo Spulico, i Vigili del fuoco di Trebisacce e la Guardia costiera in motovedetta – avevano subito avviato le ricerche tra Roseto e Amendolara. Ricerche che sono proseguite, anche con il supporto di pescatori volontari e l’ausilio di mezzi aerei, per tutta la notte e la mattinata. Fino al tragico epilogo.