Svolta verso la concretezza la campagna elettorale per le comunali con il candidato a sindaco di Matera, Angelo Tosto che ieri ha presentato il suo progetto per la città, inteso come laboratorio urbano. Dopo settimane “di proclami da parte dei candidati sindaci sul futuro della città”, Tosto è il primo ad “andare sul concreto” presentando cosa immagina per Matera. Lo fa avvalendosi di una gigantografia della città su cui ha tracciato e localizzato una serie di interventi progettuali, di priorità, di funzioni urbane. Segnando un ipotetico percorso turistico di accoglienza, Tosto ha illustrato una serie di funzioni che servono “a ricucire Matera, troppo sviluppata in lunghezza e spesso in modo disordinato”. “Vogliamo dare corpo a un progetto organico” dice Tosto “che preveda la riqualificazione di spazi e una loro nuova connotazione in termini di contenuto”. Il candidato, sostenuto da 7 liste, sottolinea che si tratta di un progetto in divenire, aperto ai suggerimenti della città, senza nulla di preordinato: una serie di funzioni che possono essere attivate subito grazie al progetto di finanza. “Se ragioniamo sul turismo” spiega Tosto “occorre dire subito che l’incremento dei visitatori, attualmente stimato in 280mila persone all’anno, deve quadruplicare se vogliamo attrarre i grandi tour operator e aumentare la permanenza in città dei turisti che ora è di 91 minuti. Un milione di visitatori l’anno significa una media di 3000 persone al giorno. È un obbiettivo che si può raggiungere solo lavorando sulla città, sui percorsi, sull’accoglienza, sulla dotazione di infrastrutture e servizi”. E snocciola una serie di priorità per accogliere il turista e condurlo nel cuore della città: dalla valorizzazione del parco della Palomba, salendo verso il Mulino Alvino che diventerebbe “Accademia del pane e della pasta” insieme ad una degna localizzazione per la “Fabbrica del Carro”. Sul sito della ex Barilla, mantenendo l’attuale architettura, potrebbe essere allocata la “Fabbrica del Cinema” e la sede dell’istituenda Film Commission. “In questo modo” aggiunge Tosto “sfrutteremmo anche i 24 metri di altezza dei silos, requisito indispensabile per effettuare le riprese ‘a salto’ che le produzioni ricercano”. Lo stadio diventerebbe un luogo di incontro e socializzazione da restituire alla città. “Non è possibile che questo spazio venga utilizzato per un’ora e mezza ogni 15 giorni” afferma Tosto “ quando può diventare un luogo di intrattenimento con un’ampia offerta di servizi per tutte le fasce d’età. Un’operazione che porterà anche a ricadute economiche dando impulso a nuove attività”. Sui Sassi Angelo Tosto riporta in auge il progetto che, a metà degli anni ’80, il grande architetto Renzo Piano pensò per gli antichi rioni con un parcheggio sotterraneo invisibile in piazza Porta Pistola. Un’idea ancora attuabile ma che all’epoca fu definita una follia. Forse Renzo Piano aveva visto lungo. Se il progetto fosse stato realizzato avrebbe risolto gran parte dei problemi di mobilità e di vivibilità dei Sassi di cui ancora oggi si discute. E Matera avrebbe potuto annoverare anche l’opera di un’archistar, di per se un attrattore turistico.
Giovanni Martemucci
Quante chiacchiere! Un comune che non ha i soldi per sistemare le strade, potrebbe permettersi certe cose (inutili) solo mettendosi in mano a privati che, tanto per cambiare, speculerebbero su Matera ancora una volta. Gli imprenditori pesano a far cassa!