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23/05/2013 17.43.19 - Articolo letto 2951 volte

Comunali, Fanelli: “Doppia preferenza realizza democrazia paritaria”

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La Consigliera regionale di Parità ricorda che per l’appuntamento elettorale di domenica 26 e lunedì 27 maggio, in 4 Comuni lucani si potrà esprimere la doppia preferenza
Basilicata In vista delle elezioni amministrative di domenica 26 e lunedì 27 maggio, in cui i cittadini di 11 Comuni lucani saranno chiamati ad eleggere i sindaci e i Consigli comunali, la Consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli, ricorda che in questa tornata elettorale troverà applicazione la legge 215/2012 che ha modificato il sistema elettorale dei Comuni introducendo la doppia preferenza di genere volta a favorire il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali. In Basilicata sono 4 i Comuni con una popolazione superiore ai 5.000 abitanti (Genzano di Lucania, Lavello, Pignola, Tricarico) in cui si potranno esprimere due preferenze anziché una come previsto dalla normativa previgente, purché riguardanti candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
La Consigliera Fanelli, in linea con quanto affermato dalla consigliera nazionale di parità Alessandra Servidori, ritiene che si tratta “di un importante appuntamento per le donne del Mezzogiorno e per le donne lucane, per mettere a disposizione di questa difficile fase del Paese, una grande e straordinaria forza, fatta di talenti, tensioni ideali, energia e passione.
Una legge indubbiamente efficace e quanto mai opportuna perché relativa al superamento di una vecchia e pesante discriminazione in politica e nelle istituzioni che non ha consentito alle donne di vivere e realizzare una piena democrazia paritaria. Grazie alla legge 23 novembre 2012 n. 215 – ricorda la Consigliera Fanelli - oggi vediamo privilegiate disposizioni per promuovere il riequilibrio della rappresentanza di genere nei Consigli e nelle giunte comunali e in materia di Pari Opportunità nella composizione delle Commissioni di Concorso e delle Pubbliche Amministrazioni. Quindi tale legge - ha affermato ancora la Fanelli - ci consentirà di archiviare una stagione, ma non i suoi effetti di profonda mortificazione delle donne nell’impegno politico istituzionale, una legge che ci auguriamo tutti permetta di ricostruire le precondizioni necessarie per avviare una fase nuova volta a valorizzare quelle capacità politiche istituzionali delle donne, al fine di recuperare innanzitutto quella dignità, credibilità e fiducia che era andata perduta. I nuovi provvedimenti legislativi dovranno garantire alle donne un ruolo di primo piano negli equilibri comunali. Un ruolo che le donne lucane vogliono vivere concretamente per non rimanere distanti e indifferenti a fronte della crisi i cui nodi vanno sciolti nella ricerca di una via per lo sviluppo e l’innovazione attraverso percorsi di democrazia e di integrazione che dovranno portare, coesione sociale e solidarietà, cosi da far sì che si esca dalla crisi. Bisogna sperare che è giunto finalmente il tempo di un altro modo di concepire e di costruire il progetto e il disegno politico-istituzionale, attraverso il quale le disuguaglianze tra donne e uomini, saranno accorciate e non acuite. Ed è dentro questa tensione – è convinzione della Consigliera di Parità - che le donne  lucane hanno costruito e costruiranno appuntamenti  con l’ambizione e soprattutto la speranza di poter contribuire a realizzare con la soggettività delle donne il progetto di sviluppo e cambiamento delle nostre Regioni meridionali. Un progetto di ricostruzione che dovrà fare i conti con delle grandi sfide: da un lato la fuoriuscita dalla crisi economica e sociale, con l’obiettivo di riavviare la crescita delle nostre regione, tenendo insieme rigore ed equità dall’altro il cambiamento e il superamento del sistema politico istituzionale che ha escluso le donne dalle istituzioni”.
La Fanelli ricorda anche l’importante ruolo delle consigliere di Parità nazionali e regionali, nella nomina della commissione di concorso. “L’articolo 5 della legge 215/2012 – spiega la Consigliera regionale – stabilisce che l’atto di nomina della commissione di concorso deve essere inviato, entro 3 giorni, alla consigliera o al consigliere di parità nazionale ovvero regionale che, qualora dovesse ravvisare una violazione della norma, diffida l’amministrazione a rimuoverla entro il termine massimo di trenta giorni. Il mancato invio dell’atto di nomina della commissione di concorso alla consigliera o al consigliere di parità, comporta precise responsabilità del dirigente responsabile del procedimento”. La Fanelli ricorda infine che un eventuale turno di ballottaggio è previsto per domenica 9 e lunedì10 giugno 2013. “Auspico – conclude la Fanelli – che la doppia preferenza venga assunta anche nella prossima riforma della legge elettorale nazionale nonché a livello regionale, con la riscrittura dello Statuto”.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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