Candidati che non credono nemmeno in loro stessi. Un vero paradosso. Ma è quanto verrebbe da pensare se si analizza il dato “singolare”, e per certi aspetti umoristico, che emerge scorrendo le liste dai candidati alle comunali di Matera e guardando i numeri delle preferenze ottenute. Tante persone aspiranti alla carica di consigliere hanno ottenuto un risultato che fa riflettere cioè zero voti. Non si sono nemmeno votati da soli? Non hanno ottenuto preferenze nemmeno dai più stretti familiari come mamma, papà o fratelli? La cosa fa sorridere ma induce ad una riflessione sull’enorme numero di liste presentate e, soprattutto, sullo spropositato numero di candidati. Ma ancora di più il dato dei “candidati a zero voti” fa riflettere sull’effettivo interesse per la politica dei singoli candidati. Il fenomeno dei candidati senza voti non è affatto trascurabile ed interessa, indistintamente, le coalizioni di centro destra e centro sinistra oltre, naturalmente, le liste civiche. Su 721 persone in corsa per le comunali di Matera ben 86 non hanno preso alcun voto. Si tratta, più precisamente, del 12% dei candidati. Che diventano il 16% se aggiungiamo le 29 persone che hanno preso soltanto un voto (forse il proprio?). La lista con il maggior numero di candidati che non hanno preso nemmeno una preferenza è quella dei Verdi: su trenta candidati ben 20 non hanno ottenuto alcun voto. Segue la lista Scarciolla Sindaco con 27 candidati e 8 esponenti a zero voti. Dunque molti hanno prestato la propria identità solo per fare da “riempi lista”? Ma che senso ha? Il dato evidenzia altri aspetti su cui ragionare: non sempre il numero elevato di candidati serve a garantire voti alla lista. Forse conta di più la motivazione personale o il programma che si propone o per cui ci si batte. Altra considerazione: se si è registrato un alto tasso di candidati a zero voti significa che le cosiddette “liste condominiali” non hanno avuto successo; nel senso che se erano state concepite per aggregare voti ricorrendo a genitori o parenti stretti del candidato ciò non è accaduto. Questo significa che i materani hanno seguito logiche diverse nel dare la propria preferenza, magari valutando i candidati per quelle che sono le loro capacità a prescindere dai rapporti di parentela. Una logica dettata dal buon senso a cui si sono uniformati, paradossalmente, anche gli stessi candidati. Con l’estrema conseguenza di non votare nemmeno per se stessi ma di utilizzare il proprio voto in maniera più “costruttiva”. Perciò alla luce anche di queste considerazioni, l’esito del ballottaggio tra Tosto e Adduce non è affatto scontato.
Giovanni Martemucci
Ma ancora peggio è chi ha avuto zero, uno o dieci voti nelle liste (a loro dire, per cui doppiamente ipocriti) "antipolitiche o apartitiche" ovvero Matera cambia! e Matera a 5 stelle dove hanno fatto solo i riempilista e cioè i vecchi giochetti politici
Peggio, secondo me, sono tutti coloro che hanno preso una decina di voti, in quanto sono persone così stupide che hanno creduto di ottenere una quantità di voti tale da andare in consiglio comunale.
Il dato credo vada letto diversamente. Chi ha preso zero o un voto puo essere considerato eticamente solo un ipocrita in quanto ha raccattato voti nella cerchia dei parenti/amici per convogliarli ad un'altra persona della lista (chiedendolo espressamente)