Le campagne elettorali per le comunali di Matera hanno sdoganato in città il marketing politico come arma di seduzione dell’elettore. Nuovi strumenti di comunicazione elettorale hanno caratterizzato il percorso di avvicinamento alle elezioni, fino al ballottaggio di oggi e domani. Se analizziamo le campagne elettorali dei due candidati Angelo Tosto e Salvatore Adduce emergono subito differenti impostazioni dal punto di vista dell’approccio comunicativo verso l’elettore. Più innovativa la campagna dell’imprenditore materano sostenuto dalle liste civiche, più tradizionale quella dell’ex senatore del Pd. Tosto ha fatto grande ricorso a strumenti “non convenzionali” di comunicazione come i palloni aerostatici sparsi sulla città ad identificare i “luoghi presidio” dei comitati. O il recente (e ricercato) “gratta e vinci” che fa leva sull’effetto sorpresa per orientare la scelta in vista del ballottaggio. Per catturare il consenso dei più giovani Adduce ha puntato invece sulle feste in discoteca l’ultimo giorno utile prima dei due appuntamenti elettorali. Grande ricorso anche a strumenti di “guerrilla marketing” cioè l'utilizzo creativo di mezzi aggressivi che fanno leva sull'immaginario e sui meccanismi psicologici degli utenti finali. Adduce ha messo in giro 2 vecchi e caratteristici motocarri ape per veicolare il proprio messaggio e distinguersi dal mare magno di vele e auto pubblicitarie spesso allestite in maniera improvvisata. Tosto ha regalato semi per piantare fiori con lo slogan “fai più bella Matera” al fine di sensibilizzare i cittadini sul tema del decoro urbano. Sempre Tosto si è affidato ad azioni di viral marketing sapientemente organizzate come la passeggiata-maratona dello scorso 26 marzo che ha viso il candidato sindaco in giro per Matera a condividere idee e programmi accompagnato dai 250 candidati delle sue liste. Diversa gestione dell’immagine anche per quanto riguarda l’abbigliamento dei due candidati al ballottaggio. Tosto per tutta la campagna elettorale si è presentato in pubblico sempre con abito scuro, camicia bianca e la stessa cravatta blu e bianca nel pieno rispetto dell’immagine coordinata, un concetto ben noto in ambito aziendale ed afferente alla “corporate identity”. Adduce ha preferito un abbigliamento più casual, di volta in volta diverso, forse per offrire un immagine meno istituzionale e più “friendly” (amichevole) ma che non gli ha evitato una piccola gaffe, venerdì scorso, quando si è presentato al confronto col suo avversario, su Rai Tre, con la cravatta viola, colore considerato sfortunato in Tv e teatro.
Infine, per entrambi i candidati, internet, e in particolare il social forum Facebook, ha rappresentato un importante vetrina su tutti gli avvenimenti ufficiali. Ma la rete con tutte le sue logiche “virali” e gratuite è stata anche lo strumento principe per l’illazione, il gossip e le leggende metropolitane sull’operato dei candidati. Tanta informazione è passata attraverso Youtube dove sono finiti anche alcuni video ufficiali della Camera dei Deputati messi in rete dalla lista Matera a 5 stelle. La rete è poi un grande archivio dove trovare e rivedere comizi e confronti politici per dare la possibilità di partecipare al dibattito a chi non era in città. Insomma la comunicazione elettorale è stata la vera regina di queste comunali. In base ai risultati che si coglieranno, tra poche ore, si potrà stabilire quale sia stata la comunicazione più efficace a livello di immagine per trasferire contenuti e programmi per la città.
Giovanni Martemucci