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29/06/2013 18.32.55 - Articolo letto 2502 volte

UIL: DA RACCOLTA RIFIUTI NUOVA OCCUPAZIONE

Discarica di La Martella - Matera (foto SassiLand) Discarica di La Martella - Matera (foto SassiLand)
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Un’enorme opportunità di crescita sostenibile in termini di riduzione del consumo di risorse naturali, di sviluppo ed implementazione di tecnologie
Basilicata "Mettere in piedi un valido sistema di raccolta differenziata su tutto il territorio regionale, realizzare punti di stoccaggio, selezione e separazione dei rifiuti raccolti per dare slancio all’economia verde, creare nuova occupazione, dando nuovo respiro all’economia locale e restituendo così nuova dignità ad una Regione che ha tutti i connotati per candidarsi come regione green. E’ questa la proposta contenuta in un Report del Centro Studi UIL Basilicata e della UIL confederale.
 
Lo schema di un piano completo di riciclaggio dei rifiuti – si precisa nel Report - prevede tre distinte fasi:
• Efficiente sistema di raccolta differenziata porta a porta;
• Impianti di stoccaggio, selezione, separazione e nobilitazione dei rifiuti raccolti;
• Impianti di riciclaggio (es. impianti di compostaggio; digestori anaerobici; raffinerie per la produzione di alluminio secondario; cartiere per la produzione di carta riciclata; vetrerie, aziende di lavorazione sabbia di vetro; aziende di produzione granuli, scaglie e prodotti in plastica). Per la comunità lucana, in ragione dei quantitativi di rifiuti prodotti, è sufficiente limitarsi ai primi due steps.
 
Nel sottolineare che “il mercato dei rifiuti è in forte crescita e si prevede che crescerà del 30% già nel 2014, mentre in uno scenario di green economy, entro il 2050 i rifiuti “all biomass” saranno compostati o recuperati per la produzione di energia”, per la UIL “a tal  proposito degno di apprezzamento è il crescente sforzo da parte delle comunità locali verso un sistema di raccolta differenziata  finalizzato non solo a un maggiore rispetto dell’ambiente, ma soprattutto in grado di valorizzare ciascun rifiuto in virtù del suo valore intrinseco, in termini di energia e materie prime spese per il suo ottenimento”.
 
Da un’ indagine di Federambiente  su un campione ampiamente eterogeneo e variegato (utenza domestica ed aziendale) tale da essere rappresentativo dell’intero territorio Nazionale – sottolineano al Centro Studi UIL Basilicata - è emerso un costo per unità di prodotto della raccolta indifferenziata dei rifiuti mediamente pari a 64 Euro/tonnellata contro un costo per raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio e della frazione organica rispettivamente pari a 123 Euro/tonnellata ed a 105 Euro/tonnellata. Sul fronte del personale impegnato nella raccolta sono richiesti mediamente 1,2 addetti per la raccolta stradale contro 2,6 addetti per la raccolta porta a porta. Se a prima vista tali dati evidenziano la forte onerosità legata all’implementazione di un sistema di raccolta differenziata spinto, quale il porta a porta – commenta la UIL - non bisogna trascurare un dato altrettanto significativo: il costo medio nazionale sostenuto per lo smaltimento in discarica, 90 Euro/tonnellata, oltre agli elevati costi di realizzazione e gestione di una discarica. Un opportuno sistema di raccolta differenziata, ridurrebbe il costo di smaltimento in discarica, voce rilevante per i bilanci delle comunità locali, anzi potrebbe essere quasi completamente abbattuto, fino a tramutarsi in una voce attiva di bilancio, vendendo i rifiuti raccolti agli impianti di riciclaggio.
I rifiuti rappresentano dunque  un’enorme opportunità di crescita sostenibile in termini di riduzione del consumo di risorse naturali, di sviluppo ed implementazione di tecnologie per il riciclo di materia ed il recupero di energia.
Si potrebbero creare migliaia di nuovi posti di lavoro se invece di buttare i rifiuti in discarica si attivassero pratiche di selezione e riciclo previste dalla normativa europea sulla raccolta differenziata.
Entro il 2012 avremmo dovuto raggiungere l’obiettivo per smaltire 10.000 tonnellate di rifiuti in discarica basta una persona, mentre si creerebbe occupazione per 10 persone se quegli stessi rifiuti prendessero la strada del compostaggio e riciclaggio. A queste ricadute occupazionali vanno sommati i benefici e i risparmi riducendosi le patologie connesse agli inquinamenti provocati dalle discariche."
 



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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