Dopo aver trattato i temi dell’impegno politico e culturale, il terzo incontro organizzato dall’Azione Cattolica diocesana in preparazione alla prossima Settimana Sociale dei Cattolici sarà dedicato ad un’analisi della attuale situazione economica del Paese e della nostra Regione.
La crisi economica continua a far sentire i suoi effetti e le sue conseguenze negative si avvertono in maniera ancora più forte nel nostro territorio caratterizzato da uno sviluppo ‘bloccato’, come lo definiscono i Vescovi nel recente documento sul Mezzogiorno. Le distorsioni nell’utilizzo delle politiche di intervento e nella gestione degli enti locali, unitamente alla questione ecologica e agli effetti della globalizzazione, sono tra i fenomeni che hanno bloccato lo sviluppo del Sud e hanno provocato povertà, disoccupazione ed emigrazione.
Anche per il Sud si pone allora la necessità di un ‘nuovo modello di sviluppo’ che, nello spirito della Caritas in Veritate, si basi non solo su maggiori mezzi economici, ma anche su un nuovo umanesimo e su solide basi etiche. La possibilità di «tornare a crescere» dipende dalla capacità di rimettere in gioco altre energie sociali, capaci di modificare gli attuali squilibri e generare più opportunità per tutti e per ciascuno.
La più grande risorsa sociale da mobilitare è quella dei giovani, verso i quali la Chiesa è intenzionata ad assumere un rinnovato impegno educativo che appare ineludibile al Sud per contrastare gli effetti negativi della massiccia emigrazione giovanile e della scarsa cultura della legalità e della socialità.
Tratteranno l’argomento due relatori:
Il dott. Nicola Curci, economista lucano ed esperto nazionale presso la Commissione Europea, approfondirà gli aspetti congiunturali e strutturali dell’attuale situazione economica, con particolare riferimento all’ambito lucano, delineando possibili percorsi di sviluppo per la nostra regione.
La dott.ssa Paola Bignardi, membro del Comitato per il Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana, approfondirà invece l’impegno educativo che la Chiesa intende assumere nei confronti dei giovani, anche al fine di renderli protagonisti dello sviluppo nel Sud.
Seguirà il dibattito.
Le conclusioni saranno affidate all’Arcivescovo Mons. Salvatore Ligorio.